10 milioni sequestrati a imprenditrice: indirizzava per il clan Partenio le aste immobiliari

La donna con il fratello era conosciuta nel campo immobiliare

10 milioni sequestrati a imprenditrice: indirizzava per il clan Partenio le aste immobiliari
La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale di Napoli  nei confronti di un'imprenditrice immobiliare e del...

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La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale di Napoli  nei confronti di un'imprenditrice immobiliare e del fratello, entrambi ritenuti vicini al sodalizio camorristico denominato Nuovo Clan Partenio, attivo nella provincia di Avellino.

Il provvedimento - si legge nel comunicato della Dia - trae origine da una proposta di misura di prevenzione patrimoniale e personale avanzata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e dal Direttore della Dia.

In particolare, gli accertamenti conclusi avevano permesso di documentare come una complessa ramificazione parentale con personaggi di alto profilo criminale avrebbe favorito l'ascesa economico-imprenditoriale e delinquenziale di fratello e sorella.

I due, affermatisi all'interno del sodalizio mafioso avellinese, avrebbero gestito, dal 2016, il lucroso settore delle aste immobiliari «pilotando» le stesse verso gli interessi del clan. Gli approfondimenti svolti, inoltre, avevano fatto emergere disponibilità patrimoniali e finanziarie significativamente sproporzionate rispetto ai profili reddituali dei due fratelli. Il decreto del Tribunale di Napoli ha, pertanto, disposto il sequestro di 1 società attiva nel settore immobiliare, 116 beni immobili, 4 beni mobili registrati e 61 rapporti finanziari per uno stimato valore complessivo di circa 10 milioni di euro.

«L'odierno risultato - conclude la nota - si inserisce nell'ambito delle attività Istituzionali finalizzate all'aggressione dei patrimoni illecitamente acquisiti e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali di tipo mafioso, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale». 

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Il Mattino