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Chissà, se non ci fosse stato Morricone, forse oggi il nome di Riz Ortolani avrebbe una fama ancor superiore di quella che lo accompagna. Il grande compositore pesarese, scomparso 10 anni fa, sarà ricordato domani al conservatorio Cimarosa di Avellino. L’occasione è data dalle celebrazioni dell'ottavo centenario dell’impressione delle stimmate di San Francesco d'Assisi. In scena andrà il concerto Fratello sole, sorella musica, ideato dal maestro Alessandro Crosta e liberamente tratto dal film di Zeffirelli la cui colonna sonora è solo delle tante delle oltre 400 partiture di cui spesso i temi sono diventati dei cult.
Con il patrocinio morale della Fondazione Franco Zeffirelli e della Fondazione Riz Ortolani, in mattinata (ore 11) si terrà il convegno dal titolo Riz Ortolani e la sua musica da film. All’incontro parteciperà Enrico Ortolani Sternini, figlio del compositore e presidente della fondazione Ortolani. Alle 17 il concerto nell’auditorium Vitale con l’esibizione di circa cento allievi del laboratorio di Musica col Cinema diretti dal maestro Crosta, a cui si unirà il Coro Azzurro: 20 bambini diretti dal maestro Dina Camerlengo. Il motivo More, colonna del film Mondo cane, è forse il brano più eseguito di sempre nella storia della musica cinematografica.
Portò Ortolani alla conquista del Grammy Award del 1964, primo di una lunga serie di riconoscimenti internazionali, dalle nomination agli Oscar ai Golden Globe, dai 5 David di Donatello, ai 4 Nastri d’Argento e alle 4 Colonne sonore dell’anno in Italia.
Il tema del film è tra le composizioni più note così come la canzone con il testo di Benjamin che fu affidata (insieme ad altri due brani, Preghiera semplice e Canzone di San Damiano) ad un poco più che ventenne Claudio Baglioni. Un brano che seppe riscuotere grande successo anche negli ambienti cattolici, tant’è che ancora tra i più eseguiti nel corso delle celebrazioni liturgiche.
Intanto oggi chitarra protagonista nel nuovo appuntamento, il quarto, con Chitarre al Cimarosa. La rassegna di chitarra classica ritorna alle 20 con il concerto di Krzysztof Pelech, chitarrista polacco di fama internazionale. Sul palco dell’auditorium Mario Cesa, Pelech suonerà la grande Ouverture Op. 61 di Mauro Giuliani, la Danza del Altiplano di Leo Brouwer, brani di Jorge Morel e Jorge Cardoso. Il concerto del chitarrista polacco, che segna il quarto appuntamento della rassegna internazionale Chitarre al Cimarosa, coordinato dal maestro Lucio Matarazzo, sarà aperto da Vincenzo Caiafa, che eseguirà Rito de los Orishas, secondo movimento, Danza de las Diosas Negras di Leo Brouwer e la Fantasia sui temi del La Traviata di Tárrega.
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