Alta tensione Asidep: depurazione bloccata per una settimana

I lavoratori addetti all'impianto sciopereranno il 24 luglio

La manifestazione dei lavoratori Asidep
Tensione alle stelle tra i lavoratori dell'Asidep: proclamato un nuovo sciopero. Lo slittamento al prossimo 15 settembre del termine ultimo entro cui trovare un'intesa per...

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Tensione alle stelle tra i lavoratori dell'Asidep: proclamato un nuovo sciopero. Lo slittamento al prossimo 15 settembre del termine ultimo entro cui trovare un'intesa per la gestione del comparto della depurazione non contribuisce a placare gli animi. I 56 addetti della società interamente partecipata dall'Asi continuano a lavorare a scartamento ridotto e, soprattutto, a non percepire gli emolumenti. La rabbia è emersa nuovamente nel corso dell'assemblea convocata per fare il punto dopo l'ultimo confronto sulla vertenza tenutosi in Prefettura.


Del resto, il vertice presso il palazzo di Governo ha fatto emergere che non c'è alcuna soluzione per il futuro produttivo ed occupazionale. Per questo, in accordo con le segreterie di Fiom Cgil, Uilm, Fismic ed Ugl metalmeccanici, i lavoratori hanno proclamato un nuovo sciopero.

Due mesi dopo, i 56 lavoratori dell'Asidep torneranno ad incrociare le braccia, bloccando un comparto essenziale come la depurazione industriale per tutta la settimana tra il 24 ed il 28 luglio prossimi. La comunicazione di proclamazione dello sciopero è stata inviata alla Prefettura, alla commissione di garanzia, ai vertici del consorzio Asi e dell'Asidep, alla questura di Avellino.

La decisione poggia le basi sul mancato pagamento delle spettanze di maggio e giugno, oltre che degli 800 euro di welfare contrattuale degli ultimi 4 anni, ma, soprattutto, sulla mancanza di una soluzione concreta che possa assicurare continuità occupazionale ai lavoratori della società impegnata ne comparto della depurazione industriale. L'unica nota positiva emersa nel corso dell'ultimo confronto presso il palazzo di Governo è stata rappresentata dallo slittamento del termine ultimo per arrivare alla svolta. I curatori fallimentari Tommaso Nigro e Fortunato Esposito hanno concesso ulteriore tempo per la ricerca di una soluzione che possa scongiurare i licenziamenti: entro il prossimo 15 settembre è necessario definire un'intesa che assicuri la prosecuzione dell'attività. In caso contrario, avvieranno la procedura annunciata di retrocessione del servizio all'Asi e licenziamento collettivo degli addetti. Come sindacati e lavoratori hanno ribadito nel corso dell'assemblea, però, la soluzione è interamente da costruire ed il percorso resta tutto in salita.

L'unica ipotesi intorno alla quale provare a lavorare è quella di Irpiniambiente: i vertici della società provinciale potrebbero presentare una nuova proposta alle organizzazioni sindacali qualora l'Asi assicuri un maggiore sforzo economico per il settore. Il nodo resta legato all'aspetto finanziario: l'Asidep ha i numeri per andare avanti ma il consorzio Asi, quale ente proprietario, assorbe la gran parte degli incassi. In queste condizioni, l'unica possibilità passerebbe per una drastica riduzione del personale. Un'ipotesi della quale le organizzazioni di categoria non vogliono neanche sentir parlare. Le organizzazioni di categoria hanno chiesto un confronto sul tema al vice presidente della Regione Fulvio Bonavitacola. Nel frattempo, mentre arriva la sollecitazione al presidente dell'Asi Pasquale Pisano per accelerare il percorso verso la definizione di una soluzione che eviti il dramma dei licenziamenti, slitta al prossimo 27 luglio l'assemblea degli azionisti voluta per definire il futuro della società specializzata nella gestione della depurazione industriale.
 

 

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Il Mattino