L'ambulanza non arriva: 55enne muore d'infarto a una festa

L'ambulanza non arriva: 55enne muore d'infarto a una festa
Una morte a Guardia Lombardi riaccende la battaglia sul piano sanitario e i punti di soccorso. Succede infatti che durante una festa, in contrada Manganelli, un uomo venga colpito...

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Una morte a Guardia Lombardi riaccende la battaglia sul piano sanitario e i punti di soccorso. Succede infatti che durante una festa, in contrada Manganelli, un uomo venga colpito da un infarto. L’ambulanza del 118 allertata è quella di Sant’Angelo dei Lombardi, che impiegherebbe dieci minuti al massimo per raggiungere la frazione. Ma quell’ambulanza è in direzione Avellino ad accompagnare un’altra donna infartuata. E allora viene chiamato un secondo mezzo da Montella. Da qui a contrada Manganelli il tragitto è decisamente più lungo. Trenta minuti. L’ambulanza arriva ma nonostante il tentativo di portare il paziente all’ospedale di Sant’Angelo, per il 55enne non c’è più nulla da fare. Si muore così. Forse il destino, la gravità delle condizioni dell’uomo. 

E forse per un mezzo che parte da troppo lontano. Così da Montella spiegano: «Noi abbiamo impiegato 27 minuti per raggiungere il posto. Nessuno può dire se quella persona poteva essere salvata con un’ambulanza più vicina, ma di solito non andiamo oltre Sant’Angelo per un intervento». 
Ed è amareggiato Gabriele Lucido, governatore della «Misericordia» di Sant’Angelo. Qualche anno fa aveva già vinto la battaglia per conservare le postazioni del 118. Ora alcune di queste sarebbero anche a rischio. «Il piano prevede la chiusura di dodici postazioni. Florio ne voleva tagliare otto. Siamo punto e daccapo». 
Uno studio precedente dell’Asl, era il 2012, aveva definito un tempo massimo di venti minuti per raggiungere un potenziale codice rosso.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino