Montoro, l'appello «Salviamo la Masseria San Giacomo»

L'architetto Carmine Petraccaro: denuncia in Procura «Patrimonio culturale unico, non va abbandonato»

Montoro, l'appello «Salviamo la Masseria San Giacomo»
Un pezzo di storia locale, uno dei monumenti più antichi e più interessanti del territorio, rischia di andare in malora per sempre. Il complesso storico Masseria San...

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Un pezzo di storia locale, uno dei monumenti più antichi e più interessanti del territorio, rischia di andare in malora per sempre. Il complesso storico Masseria San Giacomo nell'ex Montoro Superiore versa in uno stato di totale abbandono. A lanciare l'allarme è l'architetto Carmine Petraccaro che richiama gli amministratori a una riqualificazione e manutenzione delle opere esistenti. Che potrebbero diventare un importante polo di attrazione per quanti si recano in visita in paese.

In particolare, il professionista montorese invita gli amministratori locali ad intervenire al più presto per evitare che le strutture possano essere destinate al decadimento totale. «La trasformazione urbanistica dell'area antistante il complesso è stata una "mannaia" per realizzare una "piattaforma logistica" e "costruire depositi"», spiega. «La Masseria San Giacomo - sottolinea l'architetto Petraccaro- ha un valore inestimabile ed è un patrimonio unico in Campania che trova analogie con l'abbazia di Sant'Angelo in Formis a Capua».
E aggiunge: «A nulla sono valse le proteste, gli interventi sulla stampa, le denunce, ultima in data 13 gennaio 2021 presentata alla Procura della Repubblica di Avellino e ai Carabinieri di Montoro con la quale spiegavo il grave pericolo che correva uno dei Monumenti più preziosi di Montoro risalente al X secolo. C'è da chiedersi se dopo tutto quanto in maniera trasversale è stato fatto purtroppo da tutti, possiamo ancora meritarci l'appellativo di "uomini"!
A cercare di porre "rimedio" allo scempio, è intervenuta la Delibera n.67 del 30/11/2015 che rappresenta un "misto di acquisizione" al Patrimonio Pubblico e "donazione", peraltro dopo averlo sfasciato e distrutto».

«Il problema dell'abbandono - chiarisce l'architetto Petraccaro- ritengo che coinvolga tutta la comunità in quanto per mancanza di conoscenza e per partito preso, ha ignorato la valenza storica, architettonica e culturale di questo immenso patrimonio comune».
«L'abbandono - ricorda l'architetto - con la distruzione sistematica del complesso storico, comincia in realtà all'indomani del terremoto dell'80. È stato persino ignorato il vincolo del Ministero presente sul bene sin dal 6 marzo 1999. A nulla -continua l'architetto- sono valse anche le proteste fatte in passato per uno dei monumenti più preziosi di Montoro risalente al decimo secolo. A nulla è servita anche la delibera del 2015 che rappresentava un "misto di acquisizione" al patrimonio pubblico, dopo che era andato in rovina. Il problema è che negli anni non è stato fornito valore al complesso storico e architettonico».Petraccaro lancia un accorato appello alla politica locale e agli amministratori affinchè venga posta la opportuna attenzione sul caso per evitare che Montoro possa impoverirsi sotto il profilo culturale.

«Ritengo personalmente -riprende Petraccaro- che la trasformazione urbanistica dell'area antistante il complesso di Masseria San Giacomo risalente al decimo secolo ed ex Dogana è stato sbagliato. Si è trattato di una spada sulla storia di uno dei monumenti più importanti di Montoro per realizzare una piattaforma logistica e costruire depositi.


Inoltre il pozzo del convento (pure vincolato con decreto ministeriale) riguardante determinate particelle è stato tagliato in due da un muro di cemento armato alto due metri, a tre metri dalla Chiesa.L'intero complesso storico con la Chiesa in realtà andava salvaguardato con un progetto di consolidamento e restauro sotto lo sguardo della Soprintendenza che già in passato nel 1990 aveva fornito parere favorevole».
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Il Mattino