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«Sul dimensionamento scolastico attendo risposte da De Luca. L'atteggiamento di Fortini mortifica l'Irpinia. Petracca? Il problema non è lui, ma il Pd che latita sulle questioni del territorio». All'indomani dell'incontro con l'assessore regionale alla scuola, Lucia Fortini, promosso dai consiglieri Maurizio Petracca e Vincenzo Alaia, il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, torna alla carica.
Fortini dice che la competenza sul dimensionamento scolastico è della Regione. Che fine ha fatto il piano della Provincia?
«Ho scritto al presidente De Luca ed è da lui che attendo una risposta perché la Provincia ha competenze in materia di dimensionamento scolastico. Abbiamo articolato una proposta che segue le linee guida che la stessa Regione ha dettato. Purtroppo, c'è una norma nazionale che impone tagli a mio avviso inaccettabili ma che non possiamo ignorare, ecco perché inevitabilmente abbiamo dovuto prevedere l'accorpamento di 22 plessi e il taglio di 12 dirigenze scolastiche. Con il delegato al dimensionamento scolastico, Nicola Trunfio, che oltre ad essere sindaco di Villamaina è anche dirigente scolastico, entro i tempi dettati dalla Regione abbiamo ascoltato gli ambiti del territorio, i dirigenti, gli amministratori, i sindaci, i sindacati.
Lo scontro con Fortini è da leggere come uno strappo istituzionale con la Regione?
«A chi dice che il presidente della Provincia non ha tutelato il territorio pur sapendo che siamo gli unici, nel quadro regionale, ad aver presentato un piano di dimensionamento seguendo i criteri nazionali e le linee guida regionali, non ho più nulla da chiedere. Mi auguro che il ricorso della Regione al Tar contro i criteri previsti dal Governo venga accolto. Qualora non dovesse essere così mi aspetto che Fortini torni ad Avellino a tutelare il territorio irpino con un principio di solidarietà, magari tagliando qualche dirigenza scolastica a Napoli e Salerno a vantaggio delle aree interne».
E quello con Petracca?
«Lui è solo un riferimento istituzionale del Pd, esattamente come lo sono io. Sono molto più preoccupato per le sorti del Partito democratico in Irpinia che è completamente assente sui temi, compreso questo del dimensionamento scolastico. Poteva essere l'occasione per la federazione provinciale di dimostrare vicinanza al territorio occupandosene in tempi utili. Invece, il Pd continua ad essere latitante».
Cosa ne pensa del campo largo per le amministrative di Avellino?
«Non posso che essere d'accordo. Prima a Montella poi alla Provincia ho sperimentato il campo largo con una serie di associazioni, la sinistra, i Cinque stelle. È questa la formula da seguire. Da iscritto al Pd mi sarebbe piaciuto discuterne in una direzione o in un'assemblea. Ma così non è stato perché c'è qualcuno che parla per conto del Pd ma non si confronta con il partito».
Sull'organizzazione del nuovo ciclo integrato dei rifiuti è caos totale. Come se ne esce?
«I sindaci, la politica in generale, devono decidere responsabilmente. La gestione pubblica va preservata e va tutelata Irpiniambiente, un grande patrimonio del territorio che, con un protagonismo dei Comuni e un management all'altezza, può continuare a garantire un servizio efficace ed efficiente». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino