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«Sciopero sospeso e ripresa delle attività sugli impianti a pieno ritmo. Vogliamo creare le condizioni favorevoli ad una trattativa che metta al riparo i 55 lavoratori e un servizio fondamentale per le aziende irpine». Prime schiarite sulla depurazione industriale in provincia di Avellino. A comunicare ufficialmente l'interruzione della mobilitazione delle maestranze Asidep è il segretario della Fismic, Giuseppe Zaolino. E così le imprese e gli stabilimenti, a cominciare da quelli del cratere, possono tirare un sospiro di sollievo. Scongiurata, infatti, l'eventuale chiusura di numerose realtà industriali. Una dimostrazione di buona volontà dei lavoratori e dei sindacati di categoria di fronte agli incontri fissati in questa settimana, che si preannuncia decisiva per il futuro degli operai e del mantenimento della gestione del servizio in mano pubblica.
«Il sindacato sta facendo la propria parte - continua Zaolino - insieme alle maestranze. C'è piena sintonia e massima fiducia nella mediazione del prefetto che è intervenuta sapendo cogliere tempi e modalità per un'inversione di rotta. Da parte nostra, a fronte dell'intesa raggiunta in Prefettura sul percorso da compiere in questi giorni, stiamo operando affinché la situazione possa normalizzarsi. Ci aspettiamo, ovviamente, che anche le altre parti in causa che venerdì scorso erano sedute con noi al tavolo del Palazzo di Governo mantengano gli impegni di propria competenza».
Oggi, intanto, i riferimenti sindacali incontreranno i lavoratori per definire la linea di condotta e la posizione da tenere nei confronti degli altri soggetti coinvolti nella vertenza. «Di fronte alla problematica sollevata dal proclamato sciopero ad oltranza - riprende il segretario della Fismic - anche i sindaci dei tantissimi comuni sedi di impianti di depurazione e di aziende industriali hanno acquisito una maggiore consapevolezza sulla vicenda. In gioco c'è un pezzo enorme dell'economia e dello sviluppo del nostro territorio. Lo hanno compreso anche le comunità e, spero, anche i nostri politici. I contraccolpi di un blocco del servizio sarebbero devastanti, così come, a nostro avviso, quelli derivanti da un passaggio della gestione a un privato. La soluzione Irpiniambiente, completamente partecipata dalla Provincia di Avellino, quindi, è una soluzione intelligente e lungimirante. Altrove, specie nel Nord Italia, multiutility del genere sono assolutamente diffuse e funzionanti, per tutto quanto concerne i settori ambientali e dei servizi idrici».
E aggiunge: «Tra l'altro, grazie all'integrazione dello statuto di Irpiniambiente approvato dal Consiglio provinciale, la società potrà occuparsi anche di altre funzioni, diventando un contenitore pubblico attivo su più fronti e collaterale all'edilizia scolastica e ai trasporti. Attraverso la titolarità della manutenzione ordinaria immediata. Aggiungendo la depurazione industriale alle altre mansioni si riuscirebbe a garantire non solo l'occupazione dei 55 addetti dell'Asidep ma anche altri posti di lavoro». Giovedì 2 novembre, poi, ci sarà l'incontro con la curatela fallimentare per la "retrocessione" degli impianti dall'Asidep all'Asi e il licenziamento delle maestranze da effettuarsi il 30 novembre. Tutto questo in attesa di avere buone notizie da Irpiniambiente.
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Il Mattino