Assegni clonati, scoperta una gang del riciclaggio: 10 denunce in Irpinia

Assegni clonati, scoperta una gang del riciclaggio: 10 denunce in Irpinia
Un'attività di riciclaggio da quasi 200mila euro. Una decina di persone tra Lioni e Torella, nella maggior parte dei casi pregiudicati e quindi già noti alle...

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Un'attività di riciclaggio da quasi 200mila euro. Una decina di persone tra Lioni e Torella, nella maggior parte dei casi pregiudicati e quindi già noti alle forze dell'ordine per altri tipi di reato, avevo messo in piedi un sistema che fruttava loro guadagni indebiti attraverso il furto o la falsificazione di assegni e la clonazione di carte di credito.

Le indagini sono partite dalla stazione dei carabinieri di Lioni, guidata dal maresciallo Virgilio Gaeta. Finora le persone coinvolte sono state denunciate a piede libero all'autorità giudiziaria, l'inchiesta non può dirsi conclusa, ci sono altri elementi da esaminare e da approfondire, oltre a far luce sul modus operandi degli ideatori di questo sistema che agivano anche on line.

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Potrebbe esserci un regista, un deus ex machina che ancora non è stato identificato. Non sarebbe un caso che tutti gli assegni falsificati e la card clonate siano di persone residenti del Nord Italia. È probabile che i pregiudicati di Lioni e di Torella coinvolti in questa vicenda abbiano un riferimento, un complice al Nord o forse addirittura la mente di tutta l'operazione.

Nel corso delle indagini condotte dai carabinieri di Lioni e Torella e dalle compagnie di Sant'Angelo dei Lombardi e Montella sono state effettuate numerose perquisizioni alla ricerca di assegni e carte clonate.

Per le 10 persone denunciate in stato di libertà si ipotizzano i reati di ricettazione in concorso e riciclaggio. Ovviamente ignari cittadini di alcune province del Nord Italia, quando hanno visto ingiustificati e cospicui ammanchi sui loro conti correnti e sulle carte, hanno presentato denunce.

Le cifre sottratte al momento sono quantificate intorno ai 190 mila euro, denaro che utilizzando carnet di assegni clonati, riuscivano fraudolentemente a portare all'incasso. In molti casi prelevavano agli sportelli bancomat con le carte clonate.

L'attività investigativa - che dunque non è ancora terminata - è stata lunga e complessa.

Tra le persone coinvolte, tutte già con fedina penale macchiata, alcuni sono da ritenersi semplici esecutori, altri delle menti, questo sistema di ricettazione e riciclaggio ha fruttato - stando a quel che è emerso finora - circa 20mila euro a testa. È probabile però che il denaro non sia stato ripartito egualmente, alcuni sicuramente hanno intascato più di altri, sulla base del ruolo svolto in tutta la vicenda.


C'è molta curiosità intorno a questa storia, si vorrebbero conoscere altri particolari, più dettagli, al momento pero' dagli inquirenti non trapelano altre informazioni, ci sono ancora tanti elementi al vaglio dei carabinieri e della procura di Avellino. L'inchiesta prosegue, potrebbero esserci clamorosi sviluppi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino