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Natale col blocco del traffico, ma Festa si impegna con i commercianti: «Ci sarà una programmazione che garantirà una grande partecipazione, e alla fine il bilancio sarà positivo». Dal canto suo, il sindaco di Avellino è costretto ad ingoiare il rospo. Come preannunciato da «Il Mattino», la fascia tricolore del capoluogo dovrà disporre un'ordinanza che, dal primo dicembre, fermerà i veicoli inquinanti. Dal lunedì al venerdì, di mattina dalle 9:30 alle 13:30, e di pomeriggio dalle 15 alle 19, non potranno circolare i veicoli benzina e diesel da Euro 0 a Euro 4. Ora ne è pienamente consapevole anche Festa, che però resta contrario alla stretta: «È nota commenta - la mia posizione rispetto al blocco totale del traffico, e la rivendico ancora, anche sulla scorta di dati scientifici emersi dallo studio del professor Cucciniello e dall'esperienza del lockdown. Come ricorderete, nella fase critica, era tutto chiuso, uffici scuole trasporti e attività commerciale, e ci furono ugualmente gli sforamenti. A testimonianza che il traffico quasi non incide rispetto ai valori di inquinamento».
Ma stavolta non c'è nulla da fare. Anche perché checché ne dica Festa per l'Arpac il traffico veicolare contribuisce a determinare gli sforamenti (siamo già a 48 contro 35 consentiti in un anno), insieme alle emissioni da roghi agricoli e impianti di riscaldamenti. E il sindaco di Avellino rispetterà il diktat della Prefettura, sulla scorta del nuovo piano regionale contro le emissioni: «Visto che c'è un'indicazione della Regione Campania e soprattutto una richiesta specifica della Prefettura di Avellino, le istituzioni non possono che rispettare lo Stato.
Tra le iniziative a cui lavora l'amministrazione comunale, ma assolutamente in fase ancora embrionale, c'è anche l'inserimento, all'interno del cartellone natalizio, di iniziative che coinvolgano il mercato bisettimanale. L'altro giorno, il confronto tra il sindaco, l'assessore al Commercio, Laura Nargi, e le associazioni di rappresentanza degli esercenti. Per ora si tratta solo di una traccia di lavoro, ma anche gli ambulanti hanno sottolineato la necessità di immaginare attrazioni per risollevare un mercato in agonia. Quanto all'ordinanza, dovrebbe partire ufficialmente dopo un ultimo confronto in Prefettura previsto per la prossima settimana. Resta da comprendere come verrà integrato il piano complessivo anti-emissioni, che sempre su input della Prefettura dovrebbe comprendere anche una stretta contro i roghi agricoli e le emissioni derivanti dalle caldaie. Il Comune di Avellino, in entrambi i casi, si è già mosso. Sul primo fronte, resta l'unico ad aver avuto il coraggio di vietare gli abbruciamenti sette giorni su sette, ormai da diverse settimane. Quanto al piano per il controllo delle caldaie, è stato prorogato al 31 dicembre il termine per la verifica di tutti gli impianti presenti sul territorio comunale. E nell'anno nuovo dovranno pervenire al Comune le risultanze certificate dalle imprese del settore.
Il Mattino