Ad Avellino e provincia non ci sono casi di Coronavirus. Tutti i test, anche gli ultimi otto consegnati ieri mattina dal Cotugno, hanno dato esito negativo. I tamponi effettuati a...
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Restano in quarantena 31 persone persone: sono quelle che a Lauro, Montefusco, Moschiano e Taurano sono entrate in contatto con soggetti provenienti da Codogno. Ma anche a Solofra Mirabella, Mercogliano, Carife, Caposele rimangono sotto osservazione nella quarantena fiduciaria in casa. Sei casi sospetti erano sotto controllo al «Moscati» e sono tutti in via di dismissione. Stamattina sarà il presidente della Regione a comunicare se, in linea con le decisioni del governo, lunedì le scuole saranno riaperte. Non riapriranno invece quelle di Lauro, Mercogliano e Monteforte.
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La giornata di eri è stata quella comunque dell'attenzione massima alle misure di profilassi e in tutte le scuole della provincia sono state effettuate le attività di sanificazione così come disposto dalla Regione. Proseguiranno anche oggi e nei comuni dove non saranno completati, anche domenica sarà dedicata alle attività di igienizzazione.
Sono sostanzialmente sospese tute le attività pubbliche, anche se nei bar e nei locali , nelle palestre e nelle piscine, come nei teatri e nei cinema ogni attività rimane confermata. Sarà un week end con il timore del contagio che vede ridurre drasticamente le attività culturali e ludiche. Sospeso il carnevale castelveterese che aveva un codicillo tra oggi e domani. Anche Montemarano rinvia il rito del carnevale morto all'8 marzo.
I ristoranti e i bar, gli alberghi e le altre attività aperte al pubblico hanno accusato il colpo. Ma nel breve peridio ci si aspetta un ritorno alla normalità. Altrimenti è evidente che questa situazione di sospensione potrebbe mettere in crisi i settori della ristorazione e del commercio più in generale. Anche le aziende minori del food (aziende vitivinicole e agroalimentari) sono in crisi per la cancellazioni di ordini per migliaia di euro. Grave la situazione anche per l'autotrasporto di persone e cose che lamenta un drastico calo dei passeggeri trasportati e delle merci da consegnare.
La mancanza di casi di infezione ovviamente ha alimentato speranze e buone intenzioni. Non c'è stata alcuna volontà di bloccare la vita quotidiana, modificando le proprie abitudini. Ma la voglia di normalità fa i conti con la situazione generale che discende dalla paura del virus. La caccia ai disinfettanti e alle mascherine non è cessata, i negozi cinesi sono meno affollati del solito e l'impatto della sospensione delle lezioni nelle scuole locali e nelle università del nord si fa sentire. Molti fuori sede sono tornati, e molti studenti irpini che studiano tra Napoli, Benevento e Fisciano hanno deciso di non seguire le lezioni più affollate e usare mezzi privati piuttosto che bus e treni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino