Avellino: cumuli di atti, fascicoli e timbri abbandonati nel garage del Comune

Nel parcheggio interrato di piazza del Popolo

Il garage interrato a piazza del Popolo
 Atti del consiglio comunale, documenti (delibere e determine), timbri (con l'intestazione dell'ente e dei vari uffici), decine di toner di inchiostro per stampanti...

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 Atti del consiglio comunale, documenti (delibere e determine), timbri (con l'intestazione dell'ente e dei vari uffici), decine di toner di inchiostro per stampanti mai utilizzati e altrettanti ormai terminati (dunque, rifiuti speciali non smaltiti), centinaia di floppy disk alcuni pure con dati personali e sensibili. E tutto intorno arredi d'ufficio: scrivanie, sedie, armadietti e librerie in legno e in ferro. No, non è un'isola ecologica ma è il parcheggio interrato di Piazza del Popolo. Un'area, chiusa ma non custodita, che l'amministrazione comunale ha messo a disposizione di tutti i cittadini (gratuitamente fino all'una di notte) da quando è scattata la Zona a traffico limitato (Ztl) nel centro storico di Avellino. Ebbene proprio qui, alla portata di tutti (pure di qualche malintenzionato che potrebbe portare via, solo per fare un esempio, i timbri con l'intestazione dell'ufficio Tributi) c'è tutto questo materiale che qualche dipendente dell'amministrazione comunale ha pensato di accantonare in questo modo. In malo modo, appare evidente. È vero che nelle ore diurne (dal lunedì al venerdì) quando la sosta è consentita solo al personale in servizio a Piazza del Popolo, il parcheggio è sorvegliato da un custode. Ma dalle 18 in poi, quando l'accesso è libero, gli atti del consiglio comunale, le delibere e le determine, i timbri e tutto il resto possono essere portati via in tranquillità (non ci sono telecamere all'interno, ma solo nelle aree esterne al Palazzo di città).

Oltre al rischio furti, più d'una perplessità c'è sulla gestione dei rifiuti speciali: i toner d'inchiostro e i floppy disk (confidando nel fatto che gli atti siano stati archiviati su supporti più moderni) andrebbero smaltiti diversamente. Essendo, appunto, rifiuti speciali e dunque pericolosi (per il potenziale d'inquinamento che portano con sé se abbandonati) questi prodotti devono essere consegnati alla società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in città, in questo caso Irpiniambiente (almeno fino a nuova disposizione, considerando le note vicende amministrative). Il degrado e l'abbandono, come segnalato più volte da Il Mattino, sembrano essere una costante in Piazza del Popolo e in particolare nelle aree di pertinenza del Palazzo di città dove un po' dappertutto c'è immondizia, ci sono erbacce, i marciapiedi sono dissestati e la segnaletica stradale è poco visibile. E, ancora, le deiezioni canine sono dovunque, tranne che nell'unica dog toilette presente a pochi passi dall'ingresso del Comune.

In questi casi, si tratta spesso di un concorso di colpa tra l'inciviltà di una parte dei cittadini e l'inerzia di chi dovrebbe pur fare qualcosa per diffondere il seme dell'educazione. Poi, che il non prendere provvedimenti nemmeno sotto «casa propria», possa essere un modo per tenere a mente quel che bisogna fare per restituire decoro alla città, può essere pure una giustificazione o forse è l'unica spiegazione all'immobilismo. Intanto, lo sversamento abusivo di rifiuti continua indisturbato a pochi passi dalla stanza del sindaco Gianluca Festa il cui occhio sulla questione appare tutt'altro che vigile. Ultimo, ma non meno grave e pericoloso, il mancato rispetto del codice stradale alimentato dalla scarsa visibilità di un paio di divieti di accesso che inducono ignari (fino a un certo punto) automobilisti a percorrere contromano qualche stradina secondaria. 

 

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Il Mattino