Avellino, green pass: i no-vax sono pochissimi negli uffici

Avellino, green pass: i no-vax sono pochissimi negli uffici
Scatta l'obbligo del Green pass e gli uffici pubblici del capoluogo si muovono in ordine sparso. Fermo restando il controllo della certificazione verde per il personale, che...

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Scatta l'obbligo del Green pass e gli uffici pubblici del capoluogo si muovono in ordine sparso. Fermo restando il controllo della certificazione verde per il personale, che da ieri è anche tornato massicciamente in presenza, per l'utenza, Comune, Provincia, Poste, Genio Civile, Alto Calore e Inps adottano linee lievemente differenti. E in alcuni casi pochi per la verità - i cittadini vanno nel pallone. Nel Palazzo del Governo, opportunamente, vengono affissi due cartelli, che riassumono le direttive per chi ha il pass e per chi no. Ma c'è una distinzione di fondo che riguarda l'utenza. Chi si reca nell'ufficio pubblico per ottenere un servizio o una certificazione non è tenuto ad esibire il pass. Dunque l'ente non deve necessariamente chiederlo. Va invece esibito si apprende per i visitatori. Al Comune di Avellino, comunque, nessuno lo richiede. La giornata è intensa, ma per una volta non si registrano fibrillazioni: «I 208 dipendenti e i 55 vigili fa sapere il vicesindaco con delega al Personale, Laura Nargi sono stati controllati dai datori di lavoro. Lo prevede la norma, e di fatto il controllo avviene all'ingresso. «Quanto ai dipendenti, tutto è filato liscio. Solo in due non hanno il green pass ed hanno mostrato il tampone. Avevamo concordato ogni aspetto con il medico responsabile. aggiunge Nargi Anche i dipendenti in smart working, tutti tranne gli immunodepressi, sono tornati in presenza nei rispettivi uffici».

Nei giorni scorsi, una nota era stata indirizzata al personale, dal segretario generale, Vincenzo Lissa. Che riportando quanto previsto dalla normativa, aveva rammentato le salate sanzioni per i trasgressori: fino a 1.500 euro. Tanto per l'Anagrafe, quanto per accedere ai piani di Palazzo di Città, ai cittadini basta la misurazione della temperatura e la registrazione. Linea legittima, ma che stride fortemente con ciò che è previsto per gli appuntamenti istituzionali. Qui i ranghi sono molto più ristretti. Addirittura, il Green pass andrà esibito, relativamente ai Consigli comunali, finanche per la partecipazione da remoto. Si comincerà lunedì e certamente non mancheranno le rimostranze. Se il Comune sceglie la linea più morbida, c'è chi ha deciso di controllare comunque tutti. E' il caso del Genio Civile. L'addetti all'ingresso effettua il controllo servendosi dello smartphone e dell'App dedicata. Molti cittadini non sono a conoscenza dell'obbligo di esibire il Green pass, ma alla richiesta del personale non ci sono particolari rimostranze. E i cittadini che ne sono sprovvisti - si apprende - sono veramente una sparuta minoranza. Controlli per i dipendenti e i visitatori, semaforo verde previa misurazione della temperatura ai cittadini che necessitano dei servizi di Palazzo Caracciolo.

Anche qui i dipendenti senza carta verde, tra tempo indeterminato, determinato e collaboratori, sono solo in due. E il personale in smart working è tornato da tempo in presenza. Vanno bene le prove generali di normalità. Mentre c'è qualche no vax in più all'Alto Calore. Nella società idrica di Corso Europa, sui circa 250 dipendenti, si affidano al tampone ben sei addetti. Il dato viene fornito da fonti sindacali. Quanto all'utenza, all'ingresso dell'ufficio che si interfaccia col pubblico, c'è un clima di confusione. Porta sbarrata, si entra uno alla volta e anche qui senza la necessità di mostrare il Green pass. Il deficit più che altro riguarda l'interfaccia, con la guardia giurata all'ingresso che non riesce ad indirizzare opportunamente i cittadini. Un anziano senza Green pass sosta a lungo all'esterno in attesa di sapere se l'accesso gli sia consentito o meno. Rinviata la prova del nove all'Inps, invece, dove il personale è in assemblea e non è giorno di ricezione dell'utenza. Nessun filtro, per finire, nemmeno all'Ufficio delle poste centrali di Corso Europa. La misurazione della temperatura avviene all'interno, il Green pass non va mostrato. I cittadini entrano ed escono: «Da nostro punto di vista - commenta un utente - non è cambiato molto«.

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Il Mattino