Novellino: allenare i Lupi si avvera il vecchio sogno

Novellino: allenare i Lupi si avvera il vecchio sogno
Novellino, l'irpino che torna per allenare i Lupi. Un vecchio sogno. «Ho sempre sentito l’attrazione dei luoghi della mia terra, ritornare, e voglio subito...

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Novellino, l'irpino che torna per allenare i Lupi. Un vecchio sogno. «Ho sempre sentito l’attrazione dei luoghi della mia terra, ritornare, e voglio subito sgomberare i fraintesi che mi hanno fatto passare come un rinnegato: qui ho fatto il servizio militare, poi sono diventato un emigrante forzato al Nord per il lavoro di mio padre ed anche se lì mi sono formato professionalmente ed ho costruito la mia famiglia, il cuore l’ho sempre lasciato in Irpinia e posso assicurare che questa non è piaggeria. Ora, grazie all’Avellino ho avuto la possibilità di ritornare; al presidente Taccone ho confessato di aspettare questa chiamata già dall’inizio della stagione, ora è arrivata, ma ho detto sì, convinto dalla serietà del club e dalla programmazione che ovviamente ora tracceremo con una correzione di rotta per non farci sorpendere dagli scossoni che un campionato ad ascensore come quello di serie B riserva». Piazza difficile Avellino, in cui inziare sarà impegnativo, già, ma come? «E’ la testa quella su cui intervenire. Al di là delle qualità tecniche che ha qualche giocatore importante, al di là delle gerarchie che non esistono se uno gioca bene - continua il mister - io sono abituato a parlare con i singoli, provare a capire le difficoltà, risolverle insieme e con l’aiuto di tutto il gruppo. E’ innegabile che occorra soprattutto questo, insieme ad una vittoria per dare la scossa che tutti aspettiamo. Lavorerò in tal senso, su voglia e determinazione, mie e da trasferire ai ragazzi, ma è normale anche che li catechizzi sul mio credo calcistico che se ha una base di partenza, il 4-4-2 non risponde però necessariamente a regole integraliste. In questo momento occorrono delle certezze ed io dovrò darle ai miei giocatori e loro dovranno tradurle». 
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Il Mattino