Avellino, progetto Dogana: gli architetti impugnano l'affidamento a Fuksas

Avellino, progetto Dogana: gli architetti impugnano l'affidamento a Fuksas
Questo contratto non s'ha da fare. Annullare in autotutela l'affidamento a Fuksas e riavviare la procedura per la Dogana seguendo il Codice. L'Ordine degli Architetti...

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Questo contratto non s'ha da fare. Annullare in autotutela l'affidamento a Fuksas e riavviare la procedura per la Dogana seguendo il Codice. L'Ordine degli Architetti di Avellino ha fatto quanto aveva annunciato. Ieri mattina, al Protocollo del Comune, è stata depositata la diffida del presidente provinciale, Erminio Petecca. Il documento, indirizzato al sindaco, Gianluca Festa, al segretario generale Vincenzo Lissa, e al Rup, Gaetano D'Agostino, annuncia un esposto già pronto all'Anac, laddove l'ente non dovesse fermarsi. Gli architetti impugnano l'affidamento diretto a Fuksas sulla base di un parere particolarmente netto dell'avvocato di Cava de' Tirreni, Francesco Armenante. Il legale contesta in più punti la procedura pubblicata nelle scorse settimane per incaricare senza gara l'archistar romano. Armenante demolisce il principio sfruttato dal Comune per derogare al Codice degli appalti, e cioè che in questo caso si stia creando un'opera d'arte che sarà un unicum. E considera illegittima una procedura «negoziata» in cui non siano stati chiamati almeno 5 professionisti.

Qui aggiunge un importante postilla. L'affidamento diretto da 290.000 euro rappresenterebbe un elemento che arreca anche un danno erariale al comune. Quantificato nel 5-10 per cento del valore ammesso a gara, percentuale che in genere si risparmia mettendo a confronto 5 committenti. Così l'Ordine intima al Comune di fermarsi. Diversamente viene evidenziato gli architetti invieranno le carte all'Autorità nazionale anti corruzione, in un esposto. Tanto tuonò che piovve. E la riqualificazione della Dogana, che vede già in clamoroso ritardo l'amministrazione Festa, rischia di bloccarsi ancora. Nonostante Fuksas abbia già visto di persona l'antico edificio. Dell'importantissimo progetto si è parlato anche ieri, in commissione Cultura. La funzione di centro polifunzionale destinato ai giovani è stato chiarito - resta vincolante per l'ottenimento dei fondi. Allo stesso modo, è vincolata dalla Soprintendenza la conservazione della facciata realizzata da Cosimo Fanzago. Non sarà così, invece, per le mura perimetrali. In sede di documentazione esecutiva, si potranno eliminare quei ruderi in ragione della realizzazione di strutture in vetro e acciaio. L'organismo presieduto da Luca Cipriano ha passato in rassegna tutti i finanziamenti disponibili per le iniziative culturali in città. E ha scoperto quello che il leader di «MaiPiù» denuncia come un vero e proprio «paradosso amministrativo».

Emblematico il caso dei Poc «Teatro» e «Cultura». Piazza del Popolo, causa Covid, ha accumulato le risorse per il 2020 e quelle per il 2021. Per il Massimo Cittadino, ci sono 2 tranche da 250.000 euro; per gli eventi, altre 2 da 150.000. Eppure il «Gesualdo» è chiuso, nonostante la normativa Covid abbia riaperto i teatri dalla fine di marzo. E non ha un gestore. Il Teatro pubblico campano ha consegnato le chiavi da tempo. La struttura non subisce manutenzione da mesi. Sugli eventi estivi, che in altri comuni d'Irpinia si stanno cominciando ad organizzare, idem: l'amministrazione non ha ancora messo in programma alcuna iniziativa. Cipriano è netto: «Ci sono 500.000 euro per rimettere in piedi il teatro. Ma l'amministrazione, in merito, ha un progetto assolutamente nebuloso. Ci sono sia i fondi per il restyling che quelli per la gestione. Eppure è tutto fermo in attesa che nasca la fantomatica fondazione della Cultura». Non si sa ancora nulla nemmeno degli eventi estivi: «La bella notizia delle risorse contrasta con l'annuncite del sindaco. - rincara il capogruppo di «MaiPiù» - Abbiamo 300.000 euro per fare la programmazione. E quest'anno, timidamente, si possono ricominciare a organizzare eventi». Siamo già a metà maggio. Ma la commissione Cultura, considerata la dotazione economica, avanza pure un'altra proposta: «Possiamo, contemporaneamente, ristorare tutti gli artisti e le compagine teatrali locali che non si sono potuti attivare a causa della pandemia. Anche così, l'amministrazione comunale può fare qualcosa di concreto». Nella riunione, la responsabile del settore Europa, Pina Cerchia, ha riportato la mole di finanziamenti esistenti sui beni culturali. Cipriano ha elogiato l'ufficio: «Riesce ad attingere decine di milioni con poco personale. Su questo siamo tra i migliori. Peccato - aggiunge - che Festa non abbia la visione politica e non ci sia un assessore al ramo».

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Il Mattino