Avvocati di Avellino, è scontro sui risultati per l'Ordine

Tre le impugnative presentate contro la candidatura di Martucci, Iandoli e De Giovanni

Avvocati
Scattano i primi ricorsi contro i risultati delle elezioni del consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Avellino. Al momento sono tre le impugnative presentate contro la...

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Scattano i primi ricorsi contro i risultati delle elezioni del consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Avellino. Al momento sono tre le impugnative presentate contro la candidatura di Maria Rita Martucci, Francesco Saverio Iandoli e Giovannangelo De Giovanni da Elena Ferrara (prima esclusa) e da Nicola Micera (secondo escluso). I tre, proclamati lo scorso 29 gennaio scorso per il prossimo quadriennio 2023-2026, sarebbero illegittimi in quanto non avrebbero rispettato il divieto di rielezione per più di due mandati consecutivi, ovvero avrebbero violato il principio in virtù del quale è possibile ricandidarsi solo qualora sia trascorso un numero di anni uguale a quelli in cui si è svolto il precedente mandato.

Ma il termine ultimo per presentare i ricorsi sull'incandidabilità dei componenti del consiglio dell'ordine di Avellino, scade martedì e non si esclude che ne arriveranno anche degli altri. Reclami sui quali dovrà pronunciarsi il Consiglio Nazionale Forense, ma si prevede che i tempi siano piuttosto lunghi. Due avvocati esclusi hanno impugnato al momento - tre candidature e le relative proclamazioni per «incandidabilità ed ineleggibilità per violazione della norma che vieta un terzo mandato consecutivo consiliare. Norma che mira a tutelare la libertà di scelta dell'elettore viziata dalla presenza tra gli eleggibili di soggetti che godano per la lunga esperienza nella funzione di una rendita di posizione».


Gli avvocati che hanno ricevuto il ricorso precisano di essersi fermati per un mandato (4 anni) in adesione ai pronunciamenti del Consiglio Nazionale Forense in analoghe situazioni. Per un candidato eletto è emerso che nel 2014, non ha ricoperto per l'intero mandato l'incarico, bensì solo per 11 mesi in quanto subentrante a due consiglieri dimissionari. Ora si deve attendere per tutti e tre i casi la pronuncia dell'organismo forense. Inoltre qualora dovessero essere accolti i tre ricorsi entrerebbero a far parte del nuovo consiglio, i primi tre esclusi: Elena Ferrara e Nicola Micera i due ricorrenti, e Anna Chiara Casillo. Il 10 febbraio si riuniranno tutti gli eletti per procedere all'elezione del presidente e delle altre cariche, voto che potrà ugualmente essere effettuato nonostante alcune posizioni siano sub iudice. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino