L'ultima e unica vittoria dell'Avellino al Partenio Lombardi risaliva allo scorso 8 settembre: 2- 0 al Teramo. Poi un lungo digiuno fino a ieri quando Micovschi prende per...
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Per il tecnico sono stati giorni complessi visti gli screzi con la squadra culminati con la esclusione di Albadoro. Ma a fine partita il tecnico è raggiante: «È stata una vittoria d'importanza fondamentale». Ma nella settimana che si apre terrà banco la vicenda della vendita dell'Avellino. Luigi Izzo e Nicola Circelli, i due sanniti interessati alla società biancoverde, si sono scrollati di dosso l'ombra di Nicola Di Matteo, l'imprenditore di Villa Literno diventato famoso per aver definito la camorra «uno stile di vita». La rottura, che sarà ufficializzata in giornata essendo solo ieri sera rientrato Luigi Izzo dalla Tunisia. Non a caso, per reagire a queste accuse della piazza, Di Matteo aveva chiesto ad Izzo e Circelli di poter assumere il 51% delle quote. Proposta smorzata sul nascere da Izzo che, davanti all'inaspettata richiesta, aveva addirittura minacciato di concorrere da solo. Sta di fatto che da quel giorno i rapporti di Circelli e Izzo con Di Matteo si sono incrinati fino ad arrivare alla rottura. Quella che si apre, almeno sulla carta, potrebbe essere lo stesso la settimana decisiva per il passaggio del testimone da Mauriello a Izzo.
Festa e Ingino alle pagg. 35, 36 e 37 Leggi l'articolo completo su
Il Mattino