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Dall'esame autoptico effettuato ieri pomeriggio dal medico legale Carmen Sementa arriva la conferma della morte per asfissia da impiccamento del ristoratore Andrea Canonico.
Pochi i dettagli emersi ma sufficienti a sgomberare il campo da ogni altra ipotesi e a sbloccare la salma, consegnata ai familiari per rendere l'ultimo saluto al 56enne di Monteforte.
Per conoscere i risultati restituiti dall'autopsia, a cominciare dall'ora in cui viene collocato il decesso, occorrerà adesso attendere la relazione che il medico legale consegnerà alla Procura della Repubblica di Avellino. Che, in base anche alle risultanze delle indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Baiano, deciderà sull'eventuale archiviazione del fascicolo. Ciò che resta da chiarire sono le motivazioni che hanno spinto l'uomo, descritto da tutti come persona piena di energia e sempre disponibile con tutti, a scegliere di togliersi la vita.
Motivazioni che potrebbero essere sintetizzate in alcuni biglietti che sono stati rinvenuti nella cucina del ristorante Quagliarella dove, la mattina del 7 gennaio scorso, fu trovato il corpo ormai privo di vita, impiccato con una cintura ad un tubo del gas.
Chi conosceva bene l'uomo, che evidentemente dietro una facciata gioviale e carica di vitalità nascondeva un disagio interiore che era riuscito a dissimulare anche ai suoi affetti più cari, è apparso incredulo alla notizia del suicidio.
Gli uomini dell'Arma stanno analizzando ogni elemento utile a comprendere cosa abbia potuto spingere l'uomo a decidere, in quel momento ed in quel contesto, a togliersi la vita. Indicazioni in tal senso potrebbero giungere dall'analisi del telefono cellulare e dalle telecamere a circuito chiuso, presenti sia all'interno che all'esterno del locale. L'ultima giornata di lavoro di Andrea Canonico era stata molto intensa: il 6 gennaio erano stati tantissimi, come accadeva ogni giorno festivo, gli avventori che avevano scelto la sua cucina per un momento di convivialità a tavola. Al termine della giornata, Andrea Canonico, tifoso della squadra del Napoli, aveva deciso si restare nel locale per guardare il big match contro la Juventus, in programma proprio la sera dell'Epifania. Per l'occasione, come spesso faceva quando si trattava di dover sostenere i suoi colori, aveva anche indossato la maglia azzurra della sua squadra del cuore. Maglia che aveva addosso quando è stato ritrovato cadavere da uno dei suoi collaboratori, insospettitosi per aver visto la sua auto parcheggiata nei pressi del ristorante in un orario insolito.
I funerali di Andrea Canonico si svolgeranno questo pomeriggio, alle 15, presso la chiesa madre San Nicola di Bari, in piazza Umberto a Monteforte Irpino. «Andrea era un uomo buono e sempre disponibile con tutti. La sua storia ci insegna che non sempre siamo capaci di capire i bisogni dell'altro», ricorda il parroco di Monteforte Irpino, don Antonio Testa, anch'egli provato dalla tragedia che ha colpito l'intera comunità montefortese.
Il Mattino