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Fitti ancora in salita in città e nel resto della provincia. Il 2023 fa segnare una crescita dei prezzi al metro quadro, che è superiore rispetto al resto della Campania. La locazione per un monolocale in Irpinia è aumentata del 4% e dell'1,7% per un bilocale. Il dato fa riferimento allo scorso anno ed è confrontato con il 2022, quando già si registrava un'impennata, soprattutto nel capoluogo. Le percentuali di Avellino sono leggermente superiori alla media nazionale. «Nei capoluoghi di provincia i canoni di locazione non hanno mai smesso di crescere e continuano la loro corsa al rialzo: +2,3% i monolocali, +2,5% i bilocali e +2,9% per i trilocali», dice l'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa che ha elaborato l'analisi.
Nel capoluogo bisogna sborsare 250 euro per un monolocale al corso Vittorio Emanuele, 350 per un bilo e 450 per un appartamento di tre vani. Nel centro storico si spende di più, invertendo la rotta rispetto al recente passato. Si paga 350 euro un monolocale, 450 bilocale e 500 euro trilocale. Nella zona di via Tagliamento il costo del fitto per le stesse tipologie è di 300, 380 e 450 euro. In periferia si parte da 200 euro per arrivare a 400 per le soluzioni più grandi.
Nella periferia della città del Sabato un monolocale si trova anche a 200 euro, mentre si risparmiano 30 euro per una soluzione con due stanze. A Mercogliano si parte da 300 euro per arrivare a 400 per le case più grandi. Si risparmia nella fascia del Partenio e in Valle Caudina. Basti pensare che a Pietrastornina sono sufficienti 125 euro per prendere un monolocale e si spendono 275 euro per un trilocale. Stessi costi per Roccabascerana. Si paga di più a San Martino Valle Caudina: 150 euro per un monolocale, 225 per un bilocale e 325 per un trilocale. Nel Serinese si risparmia, seppure di poco. A San Michele di Serino si sborsano, rispettivamente, 200 euro, 250 e 300. Così come a Santo Stefano del Sole, mentre a Serino si pagano 230, 280 e 320 euro. Si conferma la maggiore facilità di affitto per le soluzioni di qualità, ben arredate, posizionate in zone servite e luminose. Resta sempre elevata l'attenzione ai costi condominiali.
Soprattutto ad Avellino i prezzi sono lievitati per la scarsa offerta, dovuta a un patrimonio immobiliare vecchio e non ristrutturato che i proprietari preferiscono vendere. Aumentano i contratti stipulati da chi cerca per motivi di studio che passano da 3,8% a 5%, sostanzialmente stabili quelli stipulati per motivi di lavoro (da 25% a 24,9%). «Nella prima parte del 2023 si sono stipulati prevalentemente contratti con le fasce più giovani di età, comprese tra 18 e 34 anni (45,5%), in leggero aumento rispetto al 44,3% dell'anno scorso - dice l'analisi - i dati sui contratti stipulati nella prima parte del 2023 segnalano un aumento di quelli a canone transitorio che ora si attestano intorno al 25,4% (da 20,7% di un anno fa). Tiene ancora il canone concordato ma occorre capire quanto ancora potrà essere appetibile alla luce dell'aumento della domanda che trascina al rialzo i canoni sul libero mercato».
Nel primo semestre del 2023 il 70,1% ha cercato casa in affitto come scelta abitativa, con una lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando la percentuale era pari al 71,2%. In questa categoria rientrano coloro che non riescono ad acquistare o volutamente scelgono l'affitto. Leggi l'articolo completo suIl Mattino