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Un po' d'America in salsa napoletana: l'Avella Art festival chiude il suo cartellone nel segno di Renato Carosone, affidando l'omaggio alla voce di Peppe Servillo ed agli archi e le corde dei Solis String Quartet (Vincenzo Di Donna al violino, Luigi De Maio al violino, Gerardo Morrone alla viola ed Antonio Di Francia al cello e chitarra). Carosonamente è il titolo non di un semplice concerto, ma di un vero e vero progetto musicale con tanto di disco omonimo in cui 13 classici dell'autore di Pigliate na pastiglia sono stati riarrangiati da Antonio Di Francia. Lo scenario sarà quello dell'Anfiteatro Romano di Avella (ore 21, prevendita su www.azzurroservice.net, spettacolo 5 euro + d.p., biglietti anche in anfiteatro fino ad esaurimento posti). «Si ride con le canzoni, ma non solo. Renato ci commuove, si commuove guardando con carezzevole ironia i suoi toreri, sarracini, americani. Carosone pensa con affetto la sua gente, con un umorismo semplice, dal basso, senza sarcasmo, senza potere, senza cattiveria nel sorriso», spiega Peppe Servillo.
«Oltre i titoli più famosi, proponiamo brani meno noti che ci raccontano un Carosone altro, sempre vitale anche nella narrazione d'amore.
Lo spettacolo è nato prima del disco: «Il Covid ha mutato gli scenari facendoci accelerare sulla parte live ma il disco era già pronto». In scaletta 12 brani della track list (tutti ad ad eccezione di T'aspetto 'e nove): «Ripeschiamo alcuni brani da Spassiunatamente e Presentimento che lo stesso Carosone amava interpretare». I Solis String Quartet festeggiano trent'anni di carriera in cui hanno attraversato tutto il mondo pop e cantautorale italiano. «Ognuno ci ha lasciato in eredità qualcosa. Il nostro percorso musicale è stato largamente influenzato da questi incontri. Siamo partiti con Claudio Baglioni nel 1991. Poi è stato un susseguirsi di esperienze live e in studio». Una continua contaminazione. Gianna Nannini, Negramaro, Giuliano Sangiorgi, Elisa, Adriano Celentano: «Con Edoardo Bennato siamo stati in tournée per 5 anni grazie ad un disco favoloso realizzato con lui, Quartetto d'archi. Ma siamo stati al fianco anche di artisti internazionali come l'arpista svizzero Andreas Vollenweider, Richard Galliano, Noa, Sarah Jane Morris con le quali ancora collaboriamo».
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Il Mattino