L'agente Lisa, il poliziotto che ha una pagina facebook della Polizia di Stato, interviene sul caso Abete. «Ho...
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«Ho appena letto sul Mattino la lettera, che di seguito pubblico, del funzionario della questura Elio Iannuzzi sull’episodio con Luca Abete, l’inviato di Striscia la Notizia. E devo dirvi che ho apprezzato l’assunzione di responsabilità del funzionario in un periodo storico in cui ammettere di aver sbagliato, in ogni campo, è merce rara. Una lettera dove chiede scusa. Dove non cerca una giustificazione ma contestualizza la situazione che l'ha portato a dire cose che non appartengono nè a lui come poliziotto e come persona nè, tanto meno, alla Polizia. Nelle sue parole, a mio avviso, si può cogliere il profondo dispiacere vissuto con sè stesso e anche quel senso di responsabilità nella consapevolezza delle conseguenze che un errore (per quanto ammesso) comunque comporti.
Si può cadere ma si deve essere forti e rialzarsi».
E Abete replica:
«Ma questi pensano davvero che siamo dei fessacchiotti sprovveduti?
L'AGENTE LISA, il poliziotto virtuale della Polizia di Stato, prova a riabilitare la figura del Vice Questore Elio Iannuzzi con questo post pubblicato ieri!
ASSURDO! Sono giustamente intransigenti con i cittadini che commettono un REATO, e diventano comprensivi e smielati, invece, con uno dei loro che l'ha fatta davvero grossa!!!
Hanno perso un'altra occasione per SALVARE LA FACCIA e continuano a ridicolizzare la Polizia di Stato e, purtroppo, tutti i poliziotti italiani che il loro lavoro, invece, lo fanno brillantemente!»
L'agente Lisa replica anche alle critiche:
«Nel nostro lavoro abbiamo un Decreto del Presidente della Repubblica (n.737) che sanziona disciplinarmente i comportamenti non consentiti (disciplina) e inoltre come tutti i cittadini rispondiamo all'Autorità Giudiziaria in caso di reato. Converrà che tutto ciò che è accaduto dovrà essere valutato secondo questi criteri, con tutte le conseguenze che chi deciderà riterrà corretto adottare».
E aggiunge: «credo che il mio post sia stato evidentemente frainteso. Non era un post di vicinanza ma di apprezzamento per aver riconosciuto di aver sbagliato e di affrontare giustamente le conseguenze di tale errore che da quello che leggo da molti è stato esteso a tutti gli appartenenti e di questo me ne dispiaccio».
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Il Mattino