Cervinara, il fidanzato uccise il padre di lei: battaglia di perizie

Si decide sulla capacità di intendere e volere

Processo per l'omicidio di Aldo Gioia
Omicidio Gioia, battaglia di perizie. Questa mattina saranno ascoltati altri consulenti nominati dalle difese dei due imputati e dalle parti civili costituite. ...

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Omicidio Gioia, battaglia di perizie. Questa mattina saranno ascoltati altri consulenti nominati dalle difese dei due imputati e dalle parti civili costituite.


In aula, anche la psicologa Rosa Bruno, nominata dall'avvocato Rolando Iorio, difensore dell'imputato Giovanni Limata, 23enne di Cervinara, arrestato insieme ad Elena Gioia - dagli agenti della squadra Mobile della questura di Avellino, il 23 aprile del 2021, dopo una breve fuga. La psicologa ha avuto diversi incontri in carcere con Limata e in aula potrebbe giungere ad una conclusione totalmente difforme da quella del consulente tecnico di ufficio, Giuseppe Sciaudone. Ad avviso della psicologa Bruno tra lui ed Elena Gioia (figlia della vittima Aldo) c'era una forte influenza. Esaminate delle problematiche inerenti allo stato psicofisico del giovane che a quanto pare sarebbero risalenti nel tempo. Ed ancora la dottoressa ha focalizzato la sua attenzione anche sull'assenza di una progettualità dopo il delitto.

Circostanza che ad avviso della psicologa denota una forte immaturità. Aspetti che ad avviso della difesa di Limata non sono stati debitamente considerati dal consulente tecnico d'ufficio, dottore Sciaudone, nominato dai giudici della Corte di Assise di Avellino. Per quest'ultimo Giovanni Limata e Elena Gioia, sono entrambi capaci di intendere e di volere. Ed ancora il dottore Sciaudone non ha evidenziato nessun deficit psichico in grado di condizionare o menomare la capacità di discernimento di Elena e Giovanni, sia al momento del compimento del grave delitto di Aldo Gioia, sia attualmente. Mentre l'avvocato Livia Rossi, difensore di Elena Gioia nella precedente udienza - ha sostenuto che il dottore Sciaudone non aveva preso in considerazione, nella valutazione della sua assistita, la malattia di cui è affetta, la fibromialgia. Conclusioni quelle di Sciaudone che saranno confutate in aula oggi dai consulenti di parte: Pietrantonio Ricci nominato dall'avvocato Livia Rossi difensori di Elena Gioia, Paolino Cantalupo, nominato dall'avvocato Brigida Cesta, difensore dei fratelli della vittima, costituitisi parte civile e Stefano Ferraguti, medico e professore di psicopatia forense nominato dall'avvocato Francesca Sartori, difensore della moglie Liana Ferraioli e dell'altra figlia Emilia.

 

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Il Mattino