Ciclone BigMama su Sanremo

"La rabbia non ti basta" il titolo del brano

Ciclone BigMama su Sanremo
Il ciclone BigMama sta per abbattersi su Sanremo. Un motivo in più per restare sintonizzati anche dall'Irpinia. Il...

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Il ciclone BigMama sta per abbattersi su Sanremo. Un motivo in più per restare sintonizzati anche dall'Irpinia.


Il campanile in queste faccende c'entra poco (e meno male), ma il dato di per sé è già rilevante: dopo Aurelio Fierro (6 partecipazioni tra il 1958 ed il 1964), Marianna Mammone sarà la prima irpina tra i big: trenta per una gara formato xxl come il titolo di una sua canzone. La rabbia non ti basta (musica di Ailo, Maria Lodovica Lazzerini compagna nella vita di Marianna, produzione di Enrico Brun & Estremo) è il titolo da mandare già a memoria: un pezzo rap forse cerniera tra il passato ed il futuro, sia artistico che personale: «È una canzone molto importante che segna un inizio di qualcosa grande, un'evoluzione per quanto mi riguarda» ci spiega BigMama. «Ho scritto un testo forte. Ci tenevo che alcune parole emergessero. È una dedica alla Marianna di qualche anno fa. Lei nella vita può fare tanto. Deve pensare alla proiezione che ha di sé stessa, senza limitarsi a quello che dicono gli altri».

Per questo la rabbia non ti basta: «Da piccola avevo questo tipo di reazione: arrabbiarmi con il mondo. Mi sentivo non accettata, odiata. A sua volta odiavo ciò che avevo intorno». Quella rabbia si è smorzata: «C'è più un desiderio di ricerca di qualcosa che possa portare ad energie positive, a scrittura di testi positivi». Il percorso di avvicinamento a Sanremo è cominciato in piena pandemia quando è esploso il suo personaggio a Milano. Lo scorso anno il primo assaggio con il palco dell'Ariston nella serata delle cover al fianco di Elodie. Ora è la sua grande occasione. Avvicinamento al Festival (al via il 6 febbraio) stimolante e sdrucciolevole allo stesso tempo: «Il mondo nuovo che scopro giorno per giorno fa emergere anche nuovi aspetti di me stessa. La conoscenza dell'orchestra di Sanremo è stata un'emozione grandissima. La parte più fastidiosa è stare sotto i riflettori più del solito. Significa amplificare tutto ciò che si fa o si dice».

L'emozione cresce giorno dopo giorno: «In realtà proverò a non farmi influenzare più di tanto dai colleghi. Non significa essere snob, ma semplicemente non vorrei condizionamenti. Ognuno vive questa esperienza a modo proprio». L'annuncio della sua partecipazione al Tg1 dalla voce di Amadeus lo scorso 3 dicembre ha creato una piccola discussione in famiglia: «Mia madre mi ha rimproverato, "Perché non me lo hai detto!", non sapendo che non ne ero a conoscenza». Elodie ricambierà il favore? «Non posso dire nulla. Dico solo che anche quella sarà una serata esplosiva. Non vi deluderò». Un sogno che si realizza: «Sanremo nelle case degli italiani è un po' come l'albero di Natale. Non può mancare e non è mai mancato neanche a casa mia. C'è sempre stato il sogno di salire su quel palco. Negli ultimi tempi molto di più».

Per la giovanissima Marianna, classe 2000, due i ricordi: la vittoria di Nu juorno buono di Rocco Hunt nelle Nuove Proposte del 2014 e quella di Mahmood con Soldi nel 2019. La stampa specializzata ha accolto con favore il brano. Poche insufficienze con un'oscillazione che va dal tre al nove in pagella: «Mi sento più da nove che da tre. Lasceremo parlare l'esibizione. Vediamo l'impatto sul pubblico. Vorrei lanciare un messaggio forte, mi piacerebbe essere compresa senza fraintendimenti: il messaggio è diretto e non vorrei che ci fossero equivoci». L'Irpinia da portare sul palco: «Per i ragazzini del mio San Michele di Serino credo sia un messaggio positivo vedermi sul palco dell'Ariston. È una spinta a credere che una realtà così lontana in fondo non è irraggiungibile».
 

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Il Mattino