Il Comune estende l'operazione asintomatici a gran parte della cittadinanza. Nella giornata di ieri, l'iniziativa organizzata a Campo Genova dal sindaco Festa e...
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Alla fine, sono stati circa 170 i nuovi test. E sono emersi altri 2 positivi potenziali al Coronavirus. I soggetti in questione hanno fatto registrare al prelievo la presenza di anticorpi «Igm», spia di una risposta dell'organismo al virus che potrebbe aver fatto la sua comparsa da poche ore. Così il numero dei sensibili ai kit arriva a 5. Anche in questo caso, è scattato il protocollo: quarantena obbligatoria e segnalazione all'Asl, attraverso il medico di base, per l'effettuazione dei tamponi. Il numero complessivo dei test già disposti dal tandem Comune-Ordine dei medici, attraverso l'Avis, è 500. Il raggio d'azione ormai si è allargato a diverse categorie di soggetti ritenuti a rischio dai medici. Per l'intera giornata di ieri, una lunghissima fila di automobili, che di fatto ha circondato l'intero piazzale della vasta area adibita dal Comune a campo base anti Covid 19, ha atteso ordinatamente il proprio turno presso il laboratorio mobile.
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Decine e decine di auto, principalmente degli operatori della società provinciale «IrpiniAmbiente». Ma si sono sottoposti al prelievo per lo screening anche il parlamentare democristiano Gianfranco Rotondi, don Vitaliano Della Sala, consiglieri comunali e semplici cittadini. Un fiume di persone tanto consistente da indurre, nel primo pomeriggio, il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, a raddoppiare.
Incassata la disponibilità dell'Avis, una seconda stazione mobile per il prelievo del sangue sopraggiungerà oggi pomeriggio Campo Genova, per rispondere alla crescente richiesta di prestazioni. Dopo aver cominciato con gli operatori sanitari e proseguito con la Polizia municipale e gli operai di «IrpiniAmbiente», l'amministrazione ha scritto alle direzioni dei supermercati cittadini. L'intenzione è sottoporre a screening gli operatori degli alimentari, in prima linea ormai da molte settimane e particolarmente esposti al rischio contagio. Alcuni di questi potrebbero cominciare a fare il test nella giornata odierna. Sebbene striscianti, non sono mancate però le perplessità di chi ha sottolineato i rischi connessi alla possibilità che radunare un numero imponente di individui nella stessa area possa rappresentare un rischio, contravvenendo alle disposizioni contro gli assembramenti. Sul punto, il sindaco, Gianluca Festa, è netto: «Non c'è alcun tipo di assembramento. Somministriamo 17 kit all'ora in media. L'assembramento a cui si fa riferimento nelle prescrizioni del Governo è quello fisico. In auto - evidenzia - il problema non c'è. Aggiungo che, se anche si vuole scendere un po, in un'area di 20.000 metri quadrati qual è quella che abbiamo scelto, lo si può fare in sicurezza».
Per il primo cittadino non ci sono dubbi: «Questi numeri certificano la bontà della nostra decisione di utilizzare Campo Genoa. Per fare 170 test in un giorno non avremmo potuto indicare alcun altro luogo. Qualsiasi altra soluzione sarebbe stata problematica. Invece - rivendica - grazie all'impegno dei medici e alla disponibilità dell'Avis, andremo avanti tranquillamente». Oggi e domani si proseguirà con il cronoprogramma già deciso. Poi ci si fermerà, domenica e lunedì, per le festività pasquali. L'amministrazione non intende fare alcun dietrofront e i numeri cominciano a consegnare un primo dato statistico: in media, ogni 100 test c'è un potenziale asintomatico positivo. Intanto, l'assessore al Volontariato, Marianna Mazza, ha scritto ai tanti operatori che gratuitamente stanno prestando il proprio aiuto in questa emergenza: «Il vostro lavoro è prezioso e il vostro impegno quotidiano ci aiuta a costruire e potenziare quel senso di comunità che, mai come in questi momenti, è fondamentale per la collettività. L'Amministrazione comunale - ricorda - è consapevole dei vostri sforzi e di quanto non esistano parole adeguate ad esprimere a pieno la gratitudine che meritate. Spero che a breve, passata la fase più acuta dell'emergenza, potremo confrontarci e coordinarci al meglio, magari proprio nella Casa del Volontariato, che speriamo di poter inaugurare quanto prima».
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Il Mattino