Irpinia shire: Damian, Rachel e gli altri: casa gratis e incentivi sui monti di Avellino

Irpinia shire: Damian, Rachel e gli altri: casa gratis e incentivi sui monti di Avellino
Galeotta fu la Cnn. Ma anche la caparbietà di un piccolo comune dell'Alta Irpinia, e della sua amministrazione, nell'inventarsi un escamotage per invertire il...

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Galeotta fu la Cnn. Ma anche la caparbietà di un piccolo comune dell'Alta Irpinia, e della sua amministrazione, nell'inventarsi un escamotage per invertire il triste trend dello spopolamento: un bando con agevolazioni multiple per attirare stranieri sul territorio e non farli andare più via. Sta di fatto che funziona e sta dando i primi frutti il piano congegnato a Teora. Grazie alle nuove famiglie arrivate nel paesino di 1.500 anime, l'istituto comprensivo locale potrà formare tutte le classi.


Poi c'è l'obiettivo centrato in pieno da Damian e Rachel Ann Greenwood, da Manchester. Oppure da Flavio e Tamires, dal Brasile. La tranquillità per i propri figli, un presente sereno e un futuro possibile. Hanno preso casa in Alta Irpinia con gli incentivi messi a punto dal sindaco Stefano Farina, in pratica affitti gratis per chi si trasferisce qui e iscrive un bambino a scuola. La stessa scelta di due famiglie argentine e di un'altra siciliana. Tutto grazie al bando, ideato a gennaio, e a un passaparola che nel giro di poche settimane ha raggiunto una collaboratrice italiana della Cnn. E così il sull'emittente americana di Atlanta, ripreso a sua volta da decine di altri media, ha scatenato un vortice di interesse inatteso, tramutatosi prima in un'ondata di mail all'indirizzo del Comune, poi nei primi arrivi: in tutto venti nuovi cittadini nel piccolo borgo.

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I primi, i Greenwood hanno i volti d'Oltremanica e sono vissuti a pane e Oasis. Però no, a loro non manca la vivace Manchester. «Qui c'è gente amichevole e accogliente. È molto diverso abitare da queste parti rispetto a una realtà inglese o a qualsiasi altra grande città in Europa. È molto più bello e più sicuro per i bambini. Domenica scorsa mio figlio è caduto dalla bici, alcune persone subito lo hanno soccorso e riportato a casa. La settimana scorsa a Manchester un ragazzino è caduto, un'auto si è fermata e gli hanno rubato la bicicletta. Questa è una delle differenze tra i due contesti», dice Damian. «E poi l'Appennino è particolare, ci sono innamorati subito di questo paesaggio». Imprenditore della ristorazione, il 44enne prenderà un periodo di riposo e poi si metterà a costruire un progetto per lavorare a Teora. Intanto tre splendide bimbe e il giovane Joshua studieranno e cresceranno in Irpinia.

Flavio e Tamires, brasiliani, vivevano invece nell'area metropolitana di San Paolo. Programmatori web entrambi, hanno iniziato con lo smart working a Teora poco prima del Covid. E con due figli, uno dei quali è già una piccola stella sul campo da calcio, non hanno alcun dubbio: «Resteremo. Amiamo passeggiare, facciamo tutto quello che in Brasile era praticamente impossibile», raccontano. Lei aggiunge sorridendo: «E poi è splendido il concetto del bar in questi paesi. Adoriamo il bar, l'incontro con le persone, l'atmosfera che si crea».

Per gli inglesi è stata una scelta anche ideologica. I Greenwood sono contro la Brexit e non amano particolarmente il loro premier. Per i brasiliani Teora si è rivelata un'opzione perfetta: lontana da una realtà metropolitana troppo dura, soprattutto per i più piccoli.

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Ma non solo stranieri: incontriamo anche una coppia siciliana, i Malvino, che ha lasciato la provincia di Catania per venire a stare nel verde con i due bambini. «Abbiamo conosciuto questo posto da un servizio di Canale 5. Si vive bene e non temiamo il freddo d'inverno. Esiste l'impianto di riscaldamento», scherza Maurizio. «Mio figlio si iscriverà all'Alberghiero a Lioni, l'altro in quinta elementare. Possiamo costruire un futuro per noi e per loro».

C'è poi un argentino che attende moglie e due figli, adesso oltreoceano a causa delle restrizioni sui voli. E un'altra famiglia, sempre dall'Argentina, sta mettendo in ordine le carte in direzione Teora.


«Ecco i nostri primi passi per ripopolare il paese», sussurra con orgoglio il sindaco Stefano Farina. «Forse se non ci fosse stato il coronavirus avremmo potuto accogliere anche più nuclei familiari. Ma abbiamo evitato le pluriclassi a scuola e possiamo dirci già soddisfatti». D'estate l'Irpinia mostra il suo lato migliore. Vivere d'inverno sarà un po' più complicato, a meno che non si concepiscano questi paesi come una città. Flavio, Tamires e gli altri lo hanno capito subito. «Sì sottolinea il 38enne con maglietta del Corinthians -. Basta avere un mezzo di trasporto. La piscina di Caposele è vicina, lo stesso per i centri commerciali a Lioni. La natura è ovunque». E infatti pure i Greenwood, con auto attrezzatissima e volante a destra, sono appena tornati da un'escursione a Montella. È la Città dell'Alta Irpinia, forse per chi viene da lontano le potenzialità appaiono nitide.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino