Discarica a cielo aperto nel cantiere abbandonato

Discarica a cielo aperto nel cantiere abbandonato
Aumenta la mole di rifiuti nella discarica a cielo aperto di via Volpe, a pochi passi dal terminal dei bus di Piazza Kennedy, dove all'interno di un cantiere abbandonato...

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Aumenta la mole di rifiuti nella discarica a cielo aperto di via Volpe, a pochi passi dal terminal dei bus di Piazza Kennedy, dove all'interno di un cantiere abbandonato continua lo sversamento abusivo.


A nulla, dunque, è servita la segnalazione del Mattino, il 7 luglio dell'anno scorso: a distanza di 8 mesi né l'amministrazione comunale né IrpiniAmbiente hanno tolto un solo sacchetto. E attorno allo scheletro dell'edificio, i cui lavori sono fermi da più di 7 anni c'è proprio di tutto: pneumatici - in grossa quantità - vecchi mobili e carcasse di elettrodomestici. Ma ciò che preoccupa sono i tantissimi sacchi neri ricolmi di rifiuti non identificati. A destare apprensione è anche la gru usata per i lavori e mai del tutto rimossa che - assicurano i residenti - «non sembra affatto stabile». Infine, il via vai notturno di persone senza fissa dimora. «Abbiamo più volte chiesto un intervento alle autorità competenti, ma senza ricevere alcuna risposta», dice un abitante del posto. Il cantiere per la realizzazione di «Palazzo Di Giacomo» fu inaugurato nel 2010 dalla «Alba Costruzioni» di Contrada: solo pochi mesi per far colare il cemento, quindi lo stop definitivo. Il fallimento della ditta. Poi, l'incuria e il degrado.
 
Quello di via Volpe non è l'unico caso in città. Dal centro alla periferia, nessuna zona è immune all'inciviltà. Da Piazza Kennedy a Valle, passando per via Campane e via Pionati, Piazzetta Perugini e rione Aversa, contrada Bagnoli e Quattrograna, il fenomeno dell'abbandono dell'immondizia in strada è molto diffuso. Un paradosso in una città che ha appena superato il 70 per cento di raccolta differenziata una delle percentuali più alte nel Sud Italia, la migliore tra i capoluoghi di provincia della Campania e dove, in virtù di questo risultato, potrebbe presto essere ridotta la Tari - il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura. Eppure è così: cittadini ordinati e puliti a casa loro, indisciplinati e sporchi per strada. Una delle situazioni più allarmanti è quella che si scorge sotto la bretella che collega Piazzetta Perugini con via Zigarelli e Quattrograna Ovest: la quantità di immondizia è impressionante e sfiora in più punti il letto di un torrente Fenestrelle le cui acque sono sempre più inquinate. Un intero servizio di sanitari water, bidet, lavabo e vasca fa bella mostra in mezzo a grossi sacchi neri imbottiti, presumibilmente, di organici o indifferenziati, non mancano i mobili, gli elettrodomestici e gli scarti edili. L'altra settimana, proprio qui, il sequestro di un'abitazione costruita abusivamente da un trentenne romeno che viveva in condizioni di assoluto degrado: dopo lo sgombero predisposto dalla polizia municipale, il ragazzo che nel suo Paese di origine faceva il giornalista è ospitato presso la casa di riposo «Rubilli» a San Tommaso.


Non va meglio nella centralissima Piazza Kennedy: in attesa che la casina di vetro sia trasformata in punto ristoro (la procedura per l'affidamento è stata espletata) con l'auspicio che possa essere un deterrente per atti vandalici e barbarie, le sue aiuole sono ricettacolo per rifiuti di ogni genere che mettono a rischio l'incolumità dei frequentatori, in particolare i bambini che ancora si divertono con quel che resta del parco giochi. Risalendo verso il Tribunale, nel prolungamento di via Campane alle spalle di un palazzo in costruzione il cui ingresso principale è in piazzale De Marsico c'è un'altra immensa discarica a cielo aperto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino