Si è svolto oggi, nell'aula Carlo Ciliberto del complesso di Monte Sant’Angelo dell’università “Federico II” di Napoli, il convegno dal...
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Il progetto, ideato e coordinato da Cosvitec, centro di Ricerca, Alta formazione e Lavoro, prevede l’attivazione di 200 stage all’estero della durata di 4 settimane per gli alunni degli superiori della Campania. Quattro i Paesi coinvolti: Spagna, Romania, Irlanda e Lituania; mentre sono cinque gli istituti che hanno aderito al bando: “ISIS Gaetano Filangieri” di Frattamaggiore; “IISS Francesco Saverio Nitti” di Napoli; “IIS Don Geremia Piscopo” di Arzano; “ISISS Taddeo da Tessa” di Sessa Aurunca; “IIS Adriano Tilgher” di Ercolano.
“Si tratta di una opportunità importante che viene data a 200 giovani della Campania, fare un’esperienza all’estero è sicuramente formativo da più punti di vista. Non solo per quel che riguarda le attività che andranno a fare nei paesi ospitanti, ma anche dal punto di vista umano”, ha dichiarato Chiara Marciani, assessore alla Formazione della Regione Campania. “Noi - ha aggiunto l’assessore - stiamo lavorando perché i giovani possano andare all’estero a fare esperienze, ma che poi possano tornare in regione Campania non solo per mettere a frutto quella che è l’esperienza fatta fuori Italia, ma anche per dare un valore aggiunto al nostro territorio. Noi vogliamo che le eccellenze del nostro territorio restino qui”.
“Io mi auguro che la giornata di oggi possa fare arrivare ai ragazzi un messaggio: che non bisogna scappare dalla nostra città, ma è già la nostra città attraverso le sue scuole a dare tutte le opportunità per conoscere anche l’estero e per costruire lavoro”, ha dichiarato Alessandra Clemente, assessore ai Giovani del Comune di Napoli. “Andare in Erasmus significa uscire fuori dall’ambiente in cui si vive. Gli studenti che aderiscono al Programma hanno la possibilità di confrontarsi con esperienze culturali diverse dalla propria e non è un caso che l’attivazione del Programma Erasmus, di cui oggi festeggiamo i 30 anni, coincidano con l’attivazione dell’Europa sia dal punto di vista politico che culturale”, ha spiegato Ettore Novellino, direttore del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
“L’Erasmus è uno dei programmi migliori della Comunità Europea - ha aggiunto Alberto Ritieni, docente del dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” - ha 30 anni e non li dimostra per niente, è uno strumento utile ad aprire la mente dei più giovani e farlo già all’ultimo anno di scuola superiore è un primo passo, dopodiché noi del mondo accademico abbiamo il dovere e anche il piacere di poter offrire un Erasmus più lungo presso le università europee”.
“Il programma Erasmus è fondamentale per il lavoro. Oggi, da studi condotti in Europa, è emerso che i datori di lavoro preferiscono quei giovani che hanno fatto esperienze di formazione all’estero perché non solo apprendono competenze tecniche nel loro percorso professionalizzate, apprendono anche le cosiddette competenze trasversali come la capacità di lavorare in gruppo e il problem solving che sono fondamentali per l’accesso al mondo del lavoro”, ha spiegato Sergio Bolletti Censi, direttore generale di Cosvitec, società capofila del progetto MIT Europe. “Il progetto che oggi presentiamo permette a 200 giovani appena maggiorenni di fare una esperienza all’estero in Romania, Spagna, Irlanda e Lituania. Un’esperienza non solo formativa, ma di vita che consentirà a questi giovani di entrare nel mondo del lavoro con un bagaglio di competenze sicuramente più elevato”, ha concluso.
Sono intervenuti anche i dirigenti degli istituti coinvolti nel progetto: Giuseppina Cafasso (ISIS G. Filangieri); Annunziata Campolattano (IISS F.S. Nitti); Carmela Ferrara (IIS Don G. Piscopo); Giovanna Scala (ISIS I. D’Este Caracciolo); Giuseppe Montella (IIS A. Tilgher); Giuseppina Zannini (ISISS T. Da Sessa). Consegnati anche gli attestati ai ragazzi che l’anno scorso hanno partecipato al progetto EU_SMART. Inoltre, i ragazzi partecipanti alla manifestazione hanno dato vita a due momenti di intrattenimento: una coreografia sull’inno dell’Europa e una sfilata con abiti realizzati dagli stessi alunni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino