Fca e Industria Italiana Autobus, giorni cruciali su futuro lavoratori

Fca e Industria Italiana Autobus, giorni cruciali su futuro lavoratori
Nell'ultimo mese dell'anno, gli impianti Fca di Pratola Serra saranno attivi per soli quattro giorni, le restanti giornate saranno coperte da cassa integrazione ordinaria...

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Nell'ultimo mese dell'anno, gli impianti Fca di Pratola Serra saranno attivi per soli quattro giorni, le restanti giornate saranno coperte da cassa integrazione ordinaria e chiusure collettive. Lo rende noto, in una nota che non cela preoccupazione, la Fiom dopo l'incontro in cui l'azienda ha presentato alle Rsa il programma produttivo per il mese di dicembre.


«La pesante crisi abbattutasi su Pratola Serra, dovuta alla crisi dei propulsori diesel - osservano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom e Giuseppe Morsa segretario generale Fiom Avellino - continua a penalizzare i lavoratori che vivono da tempo questa condizione di incertezza. Nessun programma di riconversione è stato presentato da Fca, che continua ad accumulare ritardo sul tema dell'innovazione. In occasione del prossimo incontro di fine novembre, chiediamo che da Fca giungano le risposte sul piano industriale a partire dai nuovi modelli di propulsori capaci di garantire la piena occupazione dello stabilimento di Pratola Serra».
 
Resta intanto sempre avvolta nell'incertezza più totale la vicenda Iia. «Il Governo riconvochi il tavolo che Industria Italiana Autobus ha disertato. È ora di chiudere con il passato, salvaguardare i lavoratori e aprire un nuovo corso».


Così lo stesso De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil nel giorno dello sciopero dei lavoratori degli stabilimenti di Bologna e Flumeri in provincia di Avellino al quale avrebbe partecipato, secondo stime del sindacato il 100 per cento dei lavoratori per ottenere il pagamento degli stipendi di ottobre, ad oggi non erogati dalla proprietà, e per chiedere il completamento della ricapitalizzazione dell'azienda con l'ingresso di Ferrovie dello Stato, oltre Invitalia e Leonardo che hanno già deliberato la decisione. «È ora di avviare il tavolo sul piano industriale e occupazionale. Se non ci saranno passi avanti nel percorso di ricapitalizzazione, mercoledì prossimo, 21 novembre, l'assemblea degli azionisti di Industria Italiana Autobus potrebbe decidere per il fallimento dell'azienda», prosegue. «È ora di avviare il tavolo sul piano industriale e occupazionale», prosegue ammonendo come in «assenza di risposte sul futuro proprietario e in mancanza degli stipendi, non aspetteremo il 21 novembre, data della nuova assemblea dei soci, ma avvieremo tutte le iniziative utili a garantire i lavoratori». Finora tutti i tentativi di definizione della vertenza, con tavoli romani e con il diretto interessamento anche del ministro Luigi Di Maio, non hanno prodotto apprezzabili risultati. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino