Giovane accoltellato dopo veglione: coinvolto in maxi rissa a Mercogliano

All'esame le immagini del circuito di sorveglianza, domani l'interrogatorio dei due indagati

Un coltello in una foto d'archivio
Sarebbe stata una maxi rissa tra gruppi di giovani all'origine del ferimento di Roberto Bembo, il 21enne di Mercogliano, in provincia di Avellino, ridotto in fin di vita...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sarebbe stata una maxi rissa tra gruppi di giovani all'origine del ferimento di Roberto Bembo, il 21enne di Mercogliano, in provincia di Avellino, ridotto in fin di vita domenica mattina da tre coltellate nel parcheggio di un bar di via Nazionale Torrette. Il giovane, dopo aver festeggiato il Capodanno con gli amici, stava per far ritorno a casa. Non si esclude che i giovani coinvolti avessero avuto un diverbio nelle ore precedenti all'interno di un locale di Mercogliano e, forse per caso, si sono poi ritrovati presso la stazione di servizio. Dopo essersi resi irreperibili, domenica sera si erano costituiti Luca Sciarrillo e Nico Iannuzzi, entrambi 23enni, trasferiti in carcere con l'accusa di tentato omicidio.

Le indagini della Squadra Mobile di Avellino, coordinate dal pm Vincenzo Toscano, stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona: oltre a identificare altri eventuali protagonisti della maxi rissa, dai fotogrammi sarà possibile avere il contesto preciso nel quale è maturata ed esplosa la cieca violenza che ha ridotto in fin di vita il 21enne, incensurato, che presta servizio civile nel settore Ambiente del comune di Mercogliano. Roberto Bembo, prima di essere accoltellato al collo, all'addome, alla schiena, è stato brutalmente picchiato come dimostrano le tumefazioni e le contusioni al volto e allo sterno che presentava al momento del ricovero in ospedale, dove è giunto domenica mattina accompagnato dai suoi amici. Gli eventuali nuovi elementi che verranno raccolti dalle indagini, saranno utili in vista dell'interrogatorio di garanzia per i due indagati che è stato fissato per domani. In mattinata si è invece tenuto quello per Daniele Sciarrillo, 30 anni, fratello di Luca, che si trova agli arresti domiciliari dopo che domenica sera, nel corso di una perquisizione domiciliare, venne trovato in possesso di cocaina. Anche a lui viene contestato, a piede libero, il reato di concorso in tentato omicidio. Le condizioni di Roberto Bembo, operato per la sutura di un'arteria vicina alla carotide, sono stabili nella loro gravità.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino