Guidava sotto l'effetto di alcool e cocaina arrestato l'autista del Suv

La camera ardente dei tre motociclisti irpini nel Palazzetto dello sport

Emilio D'Avella e la fidanzata trentatreenne Pamela Mustone ed Emanuele Serafino
Arrestato il conducente del suv. C'è una prima clamorosa svolta nelle indagini per accertare la dinamica e le responsabilità per lo scontro avvenuto nel...

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Arrestato il conducente del suv. C'è una prima clamorosa svolta nelle indagini per accertare la dinamica e le responsabilità per lo scontro avvenuto nel pomeriggio di domenica scorsa, al Km 70 della strada statale 90 delle Puglie, tra la Dacia Duster con alla guida il quarantenne di Orsara di Puglia, Francesco Antonio Maffia, e le due moto con a bordo tre giovani arianesi, sulla prima il trentenne Emilio D'Avella e la fidanzata trentatreenne Pamela Mustone, e sulla seconda il loro amico, il trentaduenne Emanuele Serafino, tutti e tre deceduti sul colpo per le gravi conseguenze riportate.

Su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, che segue il caso con il sostituto Conticelli, è stato arrestato per omicidio stradale, ex articolo 589 bis, e trasferito presso il carcere di Foggia, il conducente della Dacia Duster.

Quest'ultimo, sottoposto al test antidroga, sarebbe risultato positivo ai cannabinoidi e alla cocaina. Altri non meno interessanti dati sarebbero emersi dai primi rilievi sul posto del sinistro e sui mezzi incidentati. In pratica Francesco Antonio Maffia avrebbe affrontato una curva a velocità sostenuta, senza rendersi conto di aver invaso la corsia opposta. Quella sulla quale stavano transitando in direzione di Foggia i tre sventurati centauri che avevano lasciato da poco più di 30 minuti la città di Ariano Irpino per raggiungere la Capitanata, come erano soliti fare nei giorni festivi.

L'impatto sarebbe stato tale da non dare scampo ai tre giovani, mentre il quarantenne di Orsara avrebbe subito solo ferite lievi guaribili in 30 giorni. Nella mattinata di ieri i legali dei familiari delle vittime, Giovanni Pratola, Raffaella Manduzio e Giovannantonio Terrazzano, oltre a raccogliere gli elementi necessari per l'accertamento della cause dell'incidente, hanno contattato la Procura della Repubblica di Foggia per ottenere il rilascio delle salme trasferite subito dopo l'incidente presso l'obitorio del Policlinico Ospedali Riuniti di Foggia.

Qui il medico legale incaricato dalla Procura ad effettuare una prima ispezione cadaverica esterna avrebbe rilevato che il decesso sarebbe stato provocato esclusivamente dall'impatto violento con l'auto guidata da Francesco Antonio Maffia.
Insomma, non ci sarebbe bisogno di autopsia per chiudere il caso. Una decisione in tal senso dovrebbe essere presa nelle prossime ore. La vicenda, che ha gettato nello sconforto non solo la città di Ariano Irpino, ma anche i comuni di Melito e Montecalvo di cui erano originari rispettivamente Pamela Mustone ed Emanuele Serafino, è destinata a non essere dimenticata facilmente.

Anche ieri mentre è rimasta ferma l'attività amministrativa cittadina con l'annullamento di una seduta consiliare, è proseguito il pellegrinaggio di conoscenti e amici al bar- edicola di via D'Afflitto gestito fino a domenica mattina dai due fidanzati, Emilio e Pamela. Il sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza, che non ha mancato di far sentire la solidarietà della comunità residente, ha annunciato di voler proclamare il lutto cittadino in occasione dei funerali delle tre vittime. Vicinanza alle famiglie è stata espressa anche dal Vescovo della Diocesi, monsignor Sergio Melillo, e da altri sindaci del comprensorio. «Abbiamo bisogno di far arrivare il nostro grido di preghiera fino al cielo. Fino ad Emilio, Pamela ed Emanuele. Abbiamo bisogno che le loro famiglie sappiano che in questo momento di infinita tristezza e di dolore immenso non sono sole. Lo faremo domani. Con una fiaccolata voluta fortemente dalla Diocesi Ariano- Lacedonia e dalle associazioni cittadine», dice il vescovo.

Il provvedimento di rilascio delle salme dei tre giovani arianesi da parte della Procura della Repubblica di Foggia, (pubblico ministero Mirella Conticelli) dovrebbe essere notificato ai legali dei familiari questa mattina.
Non si procederebbe, dunque, con alcuna autopsia sulle salme. Basta la relazione del medico legale sull'ispezione cadaverica esterna già depositata.
Successivamente, per alcune ore, sarà allestita una camera ardente presso l'obitorio del Policlinico Ospedali Riuniti di Foggia.
Poi, dovrebbe avvenire il trasferimento presso il Palazzetto dello Sport di Cardito (sempre che ci sia il consenso dei familiari) per la celebrazione dei funerali officiati dal Vescovo che per far sentire la vicinanza alla famiglia dei ragazzi ha promosso una fiaccolata insieme alle associazioni cittadine.


«Per chiunque volesse esserci, - dice il vescovo l'appuntamento è per stasera alle 20. Si partirà da Piazza Mazzini (Pasteni), si percorrerà il centro storico e si arriverà in Piazza Plebiscito».
 

 

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Il Mattino