Iia Avellino, servono 100 operai per la commessa da 400 autobus

Dallo stabilimento usciranno due mezzi al giorno

Iia, servono 100 operai per la commessa da quattrocento autobus
Cento assunzioni per la realizzazione di 400 nuovi autobus nel corso del 2024. In attesa della convocazione del tavolo di crisi e di fare chiarezza sul nuovo assetto societario, i...

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Cento assunzioni per la realizzazione di 400 nuovi autobus nel corso del 2024. In attesa della convocazione del tavolo di crisi e di fare chiarezza sul nuovo assetto societario, i vertici della Industria Italiana Autobus sono pronti a portare avanti il piano industriale presentato dall'amministratore delegato Giancarlo Schisano. La necessità di implementare l'attività produttiva dal prossimo mese di aprile lo stabilimento di valle Ufita dovrà realizzare due autobus al giorno impone l'acquisizione di nuova manodopera. Il percorso sarà, successivamente, oggetto di un confronto con gli eventuali nuovi soci. La conferma arriva dal responsabile del personale Saverio Lopes, nel corso del vertice con i rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali ed i delegati del consiglio di fabbrica. Un confronto che era stato richiesto dalle parti sociali per fare il punto sulla situazione e sulle prospettive dello stabilimento di valle Ufita.

L'appuntamento è stata pure l'occasione per una discussione sull'assetto societario. A riguardo, il responsabile del personale ha confermato il disimpegno di Leonardo, diretta conseguenza della decisione ufficiale di abbandonare ogni attività in ambito civile. Dal canto loro, i rappresentanti dei lavoratori hanno ribadito a Lopes la posizione espressa nel corso delle recenti iniziative di protesta, rimarcando la ferma opposizione al possibile ingresso nel capitale sociale «di partner industriali che non credono nel progetto industriale della fabbrica». «Ci siamo battuti per lunghi anni hanno sottolineato - per la creazione del polo unico per la costruzione di autobus, non consentiremo che i nostri sforzi ed i notevoli investimenti degli ultimi anni vengano vanificati. L'Irpinia non può rinunciare ad una opportunità di sviluppo così importante e, per questo, il Governo non può non coinvolgere il sindacato nelle future decisioni». 

L'attenzione si è poi spostata sulle questioni più strettamente attinenti lo stabilimento irpino, ancora alle prese secondo sindacali e delegati «di atavici problemi produttivi che non sono stati risolti. Lo stabilimento lavora a singhiozzo: non riesce ad avere un ciclo produttivo fluido e ad essere, quindi, competitivo».

Al riguardo sono arrivate una serie di assicurazioni da parte del responsabile del personale, il quale ha assicurato l'avvio di una fase di rilancio produttivo dello stabilimento. Un obiettivo ambizioso quello di realizzare, a partire dal prossimo mese di aprile, due autobus al giorno che poggia le basi su un incremento occupazionale e sulla definizione del ciclo virtuoso degli approvvigionamenti del materiale.

Lopes ha confermato che c'è stato un turnover dei responsabili acquisti e questo consentirà di superare le problematiche legate alla mancanza di componentistica. «Il nostro auspicio spiegano i delegati aziendali è che la fabbrica possa iniziare a produrre senza più fermi giornalieri, in modo da poter dimostrare a tutti che a Flumeri ci sono le condizioni per produrre autobus. Continueremo, nel contempo, a tenere alta l'attenzione su una vertenza nella quale si avverte sempre più la necessità di superare la fase degli annunci e delle promosse, troppo spesso disattese».

Più critica la posizione del segretario della Fismic Giuseppe Zaolino che sottolinea come «Il management di questa azienda non è più credibile. Desta perplessità l'annuncio di nuove assunzioni in presenza di una grossa mole debitoria ed in prossimità di un possibile stravolgimento societario».

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Il Mattino