«Il Papa a Montevergine è più che una speranza»

L'abate Guariglia con il presidente della Regione Vincenzo De Luca

«Il Papa a Montevergine è più che una speranza»
«L'arrivo del papa a Montevergine è più di una speranza. Ci stiamo lavorando», confida il governatore Vincenzo De Luca. È ottimista anche...

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«L'arrivo del papa a Montevergine è più di una speranza. Ci stiamo lavorando», confida il governatore Vincenzo De Luca. È ottimista anche l'abate Riccardo Luca Guariglia, che da tempo è all'opera per portare Francesco da Mamma Schiavona, «ma da questo momento in poi non lo diciamo più. L'invito lo rivolgo principalmente al sindaco di Mercogliano e ai giornalisti», ammonisce. Di date neanche a parlarne. Di sicuro, nel Santuario giungerà il Legato Pontificio, il cardinale Pietro Parolin. C'è già la data: il 28 maggio quando si apriranno le celebrazioni per i 900 anni della fondazione dell'Abbazia. «Nel voler celebrare al meglio questo evento di portata storica per il nostro territorio, papa Francesco, con uno straordinario atto di benevolenza, ha indetto uno speciale Anno Giubilare Verginiano», spiega Guariglia. Ieri la presentazione del programma completo delle iniziative che si dipaneranno su un anno intero. Sarà un anno speciale. Alla conferenza, di scena al Loreto di Mercogliano, hanno partecipato, oltre al presidente della Regione, le massime autorità civili e militari locali e il nutrito gruppo di associazioni che ha messo in moto la macchina organizzativa. Sono attesi due milioni di fedeli per l'Anno Giubilare.

«Qui già se ne contano in media un milione e duecentomila all'anno», ricorda De Luca che rimarca l'importanza dell'appuntamento, al netto del credo religioso. E infatti rivolge «l'invito a tutti a partecipare, sia a chi non crede, sia a quanti hanno una fede diversa». Il governatore spiega il motivo della sua posizione: «Non è un evento lontano dalla condizione umana che stiamo vivendo», rimarca. Il riferimento tra gli altri - è agli episodi di violenza, e non solo, che si stanno registrando in Campania.

«Noi non dobbiamo convertire nessuno riprende De Luca Ma questa straordinaria ricorrenza ha un valore prezioso di riflessione. Ci consente di avere uno strumento in più in mano che serve nel lavoro quotidiano del governo delle comunità». E ancora: «Come Regione supporteremo economicamente gli eventi. Per noi è solo motivo di orgoglio. Sarà una cosa bella per l'Italia, ma in generale per quanti vivono con sofferenza questo tempo. Assistiamo a ritorni pericolosi nel processo di civilizzazione umana con fenomeni complicati che toccano particolarmente i giovani».

Il presidente della giunta regionale scherza, ma non troppo, sui finanziamenti a favore di Montevergine: «Recupereremo alcuni immobili di valore storico. Abbiamo tesori del 200. L'Abate ci chiede uno sforzo importante e noi faremo il massimo. Ma mentre l'Abate deve fare i conti con la Divina Provvidenza, io sono costretto a farli con il bilancio». De Luca ricorda i suoi sforzi per la riattivazione anni fa della Funicolare. Lavoro che gli viene riconosciuto dall'Abate che annuncia: «Il 28 maggio, quando apriremo le celebrazioni, saliremo con la Funicolare insieme al cardinale Parolin, al governatore e al sindaco per il primo pellegrinaggio giubilare. Saranno presenti i capi delle altre religioni a livello nazionale. Ci sarà il Patriarca ortodosso in Italia». Guariglia prende spunto dalla riflessione di De Luca per mettere in evidenza alcuni concetti: «la nostra è un'epoca difficile. Proprio l'Irpinia sta vivendo un brutto momento. Qui, da noi a Mercogliano, l'anno è iniziato in maniera terribile (la morte di Roberto Bembo, accoltellato a capodanno, ndr). Questo Nono Centenario può servire a ricostruire i valori sottolinea l'Abate La Chiesa non può sostituirsi alle istituzioni, ma può dare il suo contributo. Siamo veramente preoccupati per il futuro delle aree interne, alle prese con lo spopolamento. A differenza del passato ora vanno via i cervelli. Nell'ambito delle celebrazioni terremo un convegno specifico. Altro tema su cui riflettere è quello dei suicidi in questa provincia».

Si parte, dunque, il 28 maggio con il cardinale Parolin, i vertici nazionali, regionali e locali delle istituzioni e della politica, i vari rappresentanti delle diverse religioni. Una giornata che si preannuncia intensa e che si chiuderà con la Serenata alla Madonna di Enzo Avitabile nel Chiostro Cinquecentesco. «Approfitto di questa conferenza per comunicare che consegneremo le chiavi della città al cardinale rivela il sindaco di Mercogliano, Vittorio D'Alessio E daremo la cittadinanza onoraria al governatore De Luca». «Voglio vedere questa cittadinanza quanto mi costerà ancora», ribatte ironicamente il primo inquilino di Palazzo Santa Lucia.
 

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Il Mattino