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È tuttora in gravi condizioni, seppur stabili, Armando Galdo, il giovane di 33 anni investito nel pomeriggio di venerdì nei pressi della Facoltà di Agraria in viale Italia. L’uomo, residente a Montefusco e studente presso il Polo Enologico di Avellino della facoltà di Viticoltura ed Enologia della Federico II di Napoli, è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Moscati di contrada Amoretta. La prognosi resta riservata. Le responsabilità della tragedia saranno, ovviamente, accertate dalle autorità competenti, ma questa ennesima tragedia accende nuovamente i riflettori sullo stato della manutenzione stradale in città: proprio in quel punto dove il 33enne è stato investito le strisce pedonali risultano cancellate, quindi invisibili.
Un sinistro, l’ennesimo, che ha scosso non solo la comunità di Montefusco, dove il giovane professionista è conosciuto e benvoluto, ma anche il capoluogo. Teatro dello scontro il prolungamento di viale Italia, subito dopo la rotonda tra via Perrottelli e via Speranza. Appena quattro mesi fa Galdo aveva conseguito la laurea triennale. Venerdì, invece, aveva da poco sostenuto un esame del corso di studi della specialistica, quando intorno alle 16, dalla chiesetta dell’Immacolata stava attraversando per tornare verso l’ingresso del Dipartimento di Agraria.
Proprio qui, a metà carreggiata, l’uomo è stato colpito in pieno e sbalzato di qualche metro da una Mercedes, l’auto era proveniente da via Perrottelli.
Sono ore di apprensione e sgomento quelle che stanno vivendo familiari e amici di Galdo stretti in un abbraccio di speranza. Ora fondamentali per capire le condizioni di ripresa dell’uomo. Un episodio, quello di venerdì pomeriggio, che impone nuovamente di porre grande attenzione al tema della sicurezza stradale urbana. Sono sempre più numerosi i casi di pedoni coinvolti in sinistri in città.
Ed è emblematico notare come nel punto esatto dell’investimento le strisce pedonali siano completamente cancellate, mentre nella metà sul lato di via Speranza siano solo sufficientemente visibili, chiaramente scolorite, in pratica inservibili in termini di sicurezza. Non solo, l’asfalto non versa certamente in condizioni migliori (nella giornata di sabato coperto anche da un copioso e costante strato d’acqua per una perdita proveniente dall’asfalto di via Perrottelli ndr). Uno stato di allerta quello in cui versa la grande arteria cittadina che porta a ovest, Viale Italia, come più volte segnalato dalle colonne del Mattino nelle ultime settimane. Appelli che ad oggi sembrano caduti nel vuoto, alla luce dell’ennesimo grave episodio. Criticità evidenti, si ricorda, sono quelle della segnaletica orizzontale come detto pressoché invisibile in più punti di attraversamento, oltre all’asfalto malmesso e crepato a più riprese fino all’incrocio con via Nazionale e la SS 7 bis. Non solo, come già puntualmente segnalato, sono diversi i casi di tombini sporgenti non allineati al manto stradale. Dopo i lavori di rifacimento delle aiuole che stanno tuttora interessando la parte bassa del viale, un grande aiuto hanno fornito a pedoni e automobilisti i nuovi sistemi di segnalazione in prossimità degli attraversamenti. Una impiantistica moderna, con luci a led, resasi necessaria per via del gran numero di accessi al viale nel tratto che comprende la caserma Berardi.
La speranza è che si possa presto porre rimedio anche a tutte quelle strisce pedonali poco visibili se non inesistenti, in particolare dall’incrocio del sinistro a salire verso Torrette di Mercogliano.
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