Irpinia-Terra di Lavoro, nasce l'intesa vitivinicola

La seconda edizione di Terra di Lavoro wines
I vini della provincia di Caserta hanno incontrato l'Irpinia nell'ambito della seconda edizione di Terra di Lavoro Wines. Presso il ristorante Gioviale di corso Vittorio...

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I vini della provincia di Caserta hanno incontrato l'Irpinia nell'ambito della seconda edizione di Terra di Lavoro Wines. Presso il ristorante Gioviale di corso Vittorio Emanuele, enologi, giornalisti ed operatori del settore hanno degustato dieci tipologie di vini casertani guidati dal presidente del consorzio Vitica, Cesare Avenia, dal delegato Ais Avellino, Annito Abate, e, soprattutto, dal delegato Ais Caserta, Pietro Iadicicco. Presenti, inoltre, i consiglieri del consorzio Vitica, Salvatore Sorbo e Pietro Ceparano. Avenia, introducendo la serata, ha fatto più volte riferimento alla sinergia che si è creata, grazie ai consorzi provinciali, tra i territori vitivinicoli della Campania. «Sinergia -ha chiarito- che sta producendo risultati importanti riconosciuti sia a livello locale che nazionale». A confermare quanto detto da Avenia, l'arrivo in sala della presidentessa del consorzio di Tutela dei Vini d'Irpinia, Teresa Bruno, che ha ribadito il concetto evidenziando: «Sono l'ultima arrivata, ma ho trovato subito terreno fertile per lavorare. Non so perché in precedenza non si sia percorsa la strada della condivisione, ma devo dire che l'accoglienza è stata straordinaria in termini di affetti, di esperienze e di generosità». La sinergia, ha spiegato, ha prodotto immediatamente «una crescita enorme in termini contrattuali, con il reperimento di risorse fondamentali per portare avanti le attività di promozione», ma, allo stesso tempo, «ha consentito ad ognuno di far emergere le proprie caratteristiche e le proprie specificità». Bruno ha salutato con grande favore la scelta del consorzio casertano di presentare i propri vini in Irpinia ed ha ringraziato l'Ais per la disponibilità dimostrata.


Venendo alla degustazione, accompagnati dalle pietanze preparate dallo chef Carmine Pacilio, sono stati proposti nettari appartenenti alle seguenti denominazioni: Aversa Doc, Falerno del Massico Doc, Galluccio Doc, Igt Terre del Volturno e Igt Roccamonfina. Partenza scattante con la bollicina metodo classico a base Asprinio e finale intenso e fruttato targato Aglianico. Nel mezzo, intriganti sfumature di Fiano, Falanghina e Pallagrello Bianco, cui hanno fatto seguito suggestive espressioni di Primitivo e Pallagrello Nero.


Soddisfatto per come si è svolto l'evento Annito Abate. «È stato un piacere -ha detto- accogliere la delegazione Ais e il consorzio di Caserta con un evento in cui anche il pubblico era diversificato. Oltre a soci Ais e giornalisti, c'erano diverse figure importanti del panorama enologico: da Teresa Bruno ad Arturo Erbaggio, passando per il presidente degli agronomi Antonio Capone e il preside dell'istituto Agrario, Pietro Caterini». Per Abate, la partecipazione ha indicato che c'è «grande voglia di conoscere» e proprio per questo «sarebbe interessante organizzare eventi simili con i vini irpini in Campania e l'Italia».

 

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Il Mattino