L'ombra Corte dei conti sulla nuova società

Nasce la Irpinia Rifiuti Zero che diventa impresa affidataria

La manifestazione degli operai
Due consigli, uno di seguito all'altro, intervallati dall'atto redatto dal notaio Romana Capaldo, per la costituzione della nuova società che gestirà il...

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Due consigli, uno di seguito all'altro, intervallati dall'atto redatto dal notaio Romana Capaldo, per la costituzione della nuova società che gestirà il ciclo integrato dei rifiuti sotto il controllo dell'Ato di Avellino e l'affidamento del servizio. A sera il parere tutto da leggere della Corte dei conti. Così il presidente dell'ente d'ambito di Collina Liguorini e il gruppo dei consiglieri che lo sostiene hanno provato a recuperare la seduta andata deserta martedì per chiudere l'iter prima della scadenza, che il decreto legge 201 dello scorso 23 dicembre fissa alla data di oggi.

Nasce, quindi, la Irpinia Rifiuti Zero spa che diventa anche la società affidataria in house providing dell'Eda. Sette voti favorevoli, i soliti, quelli cioè del presidente Vittorio D'Alessio e dei consiglieri che lo sostengono: Roberto Cardinale, Francesco Masi, Jessica Tomasetta, Luigi Cella, Bruno Francesco Petruzziello e Pasquale Chirico, e 3 i contrari, quelli di Pasquale Giuditta, Vito Pelosi e Antonio Mercogliano. Terminata l'assise svolta in modalità mista, in presenza presso la sede di Collina Liguorini, e in collegamento online, lo stesso vertice dell'Ato e i consiglieri di maggioranza sono andati presso lo studio notarile per la redazione dell'atto di costituzione della società. Nella stessa proposta di approvazione, intanto, erano passate anche alcune modifiche statutarie apportate alla Irz spa.

La prima, probabilmente, la più importante riduce da 500mila a 100mila il capitale sociale inizialmente da versare, e posticipa la restante quota di 400mila euro. Questo cambiamento in corsa risponde senza dubbio alla necessità di ridurre, almeno in prima battuta, gli esborsi, ai quali in un secondo momento dovranno partecipare i Comuni dell'ambito, sia per la quota di costituzione e formazione della dotazione patrimoniale, 4 milioni di euro, che per le spese di funzionamento (circa 675mila euro per il 2023, 1,137 milioni di euro per il 2024 e 1,094 milioni di euro per il 2025). Stabilito, inoltre, che l'attività sociale della società resterà sospesa fino al verificarsi di uno dei seguenti eventi: parere positivo della Corte dei Conti già richiesto il 6 febbraio scorso, infruttuoso decorso del termine di 60 giorni dal ricevimento o parere negativo, in tutto o in parte, da parte della stessa magistratura contabile che non si ritiene di superare. Al verificarsi anche di una sola di queste circostanze l'organo amministrativo della costituita società dovrà comunicarlo al competente Registro Imprese nelle forme dovute. Infine, essendo la società costituita al fine di garantire la gestione coordinata ed unitaria in house del servizio pubblico locale essenziale, non è prevista la distribuzione al socio degli eventuali utili conseguiti.

L'utile netto dell'esercizio dovrà essere accantonato ad una specifica riserva statutaria finalizzata all'autofinanziamento degli investimenti. Dopo la registrazione della costituzione della Irpinia Rifiuti Zero spa, la corsa contro il tempo è proseguita con il secondo Consiglio dell'ente d'ambito per approvare l'affidamento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti terminato a tarda sera. Entrambe le sedute straordinarie ed urgenti sono state convocate martedì e, secondo i tecnici di Collina Liguorini, la loro validità passava esclusivamente per un intervallo di almeno 24 ore che è stato rispettato considerando l'assise del giorno precedente.

L'obiettivo palese, comunque, è stato quello di chiudere la procedura nei tempi fissati. Tra l'altro, in un primo momento la struttura dell'Ato aveva affermato che per il 30 marzo andava solo costituita la società che avrebbe dovuto svolgere il servizio. Ma poi, evidentemente, anche questa interpretazione del decreto legge 201 è cambiata. Nessun dubbio, comunque, che la procedura e il doppio consiglio possano essere oggetto di ricorsi da parte di chi non ha condiviso il percorso. Anche perché in serata è arrivato un parere, sembra parzialmente negativo, da parte della Corte dei Conti, proprio mentre si procedeva alla stipula dell'atto notarile. Ciò, ovviamente, farebbe saltare i piani per l'affidamento del servizio alla Irz spa che necessita di parere favorevole o in ogni caso di rilievi superabili che non costituiscono ostacoli insormontabili da un punto di vista giuridico ed economico.
 

 

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Il Mattino