Avellino, la mensa scolastica sarà garantita, ma con i pasti sigillati

Avellino, la mensa scolastica sarà garantita, ma con i pasti sigillati
Pasti sigillati singolarmente e serviti in lunch box, da consumare in aula per garantire il distanziamento sociale e non interferire sul normale orario dell'attività...

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Pasti sigillati singolarmente e serviti in lunch box, da consumare in aula per garantire il distanziamento sociale e non interferire sul normale orario dell'attività didattica. Palazzo di Città garantirà così il servizio mensa ai circa 1300 bambini iscritti alle scuole di competenza comunale che torneranno tra i banchi dal 24 settembre, questa per il momento la volontà del sindaco Festa e del Governatore De Luca. In attesa che da Roma arrivino le linee guida definitive che disciplineranno la pausa pranzo dei bambini al tempo del Covid, l'assessore alla pubblica istruzione Giuseppe Giacobbe ha incontrato i responsabili della «Global Service», ditta appaltatrice del servizio mensa, per fare il punto della situazione. La buona notizia, soprattutto per le famiglie, è che la mensa ci sarà e questo non era scontato considerata la difficoltà di riorganizzare la ripresa scolastica alla luce delle regole del distanziamento sociale per scongiurare, anche tra i più piccoli, il diffondersi del virus.


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Difficilmente il servizio partirà in concomitanza con il suono della prima campanella, ma l'obiettivo è arrivare pronti al massimo entro il 15 ottobre. «I responsabili del servizio mensa si sono messi subito a disposizione per riorganizzare l'erogazione dei pasti ai bambini che consumare il loro pranzo in presenza- spiega Giacobbe- direttamente in aula, in modo da permettere una sanificazione più semplice. Utilizzare i refettori significherebbe dover organizzare turni di una classe alla volta, questo complicherebbe le cose, perché gli spazi andrebbero sanificati all'uscita di ogni gruppo, richiederebbe più tempo e influirebbe sul normale orario scolastico». Saranno dunque distribuiti 1300 pasti, tante sono le famiglie che hanno fatto richiesta del servizio mensa, chiusi in singoli lunch box. Il servizio, che già negli anni scorsi seppur per motivazioni diverse non è mai partito dal primo giorno di scuola, subirà uno slittamento di non più di due settimane rispetto alla prima campanella che, Covid permettendo, dovrebbe suonare dopo le elezioni regionali. «Lavoriamo per far partire la mensa quanto prima- assicura Giacobbe- e comunque non oltre metà ottobre. Per questo dobbiamo attendere le linee guida definitive del Governo, in modo da poter organizzare al meglio l'orario dei pasti garantendo sicurezza e distanziamento sociale per i bambini e un'organizzazione efficiente per insegnanti e responsabili del servizio». Nei prossimi giorni a Palazzo di Città si terrà un incontro operativo sul tema con i dirigenti scolastici delle scuole di competenza comunale. Ad occuparsi dell'erogazione dei pasti che, causa predissesto, subiscono un lieve aumento delle tariffe rispetto agli anni precedenti con l'esenzione totale solo per chi ha un Isee molto basso che non supera i 3mila euro, sarà la «Global Service» che dovrà riorganizzare anche il lavoro dei propri dipendenti alla luce dell'emergenza sanitaria. «Fermo restando che stiamo ancora aspettando le linee guida definitive del Ministero, siamo pronti a far fronte ad ogni richiesta che arriverà dal Governo- assicurano i responsabili- Per ora, alla luce delle notizie in nostro possesso- possiamo garantire che è volontà dell'azienda stringere ulteriormente le maglie della sicurezza. Abbiamo già dato mandato ai nostri tecnici di rivedere il piano hccp (documento di autocontrollo igienico sanitario ndr.) e di tararlo su tutte le misure precauzionali che l'emergenza Covid impone. I pasti saranno serviti in monoporzione e singolarmente sigillati, e il personale sarà chiaramente dotato di tutti i dispositivi di sicurezza. Sicuramente non arriveremo impreparati all'inizio del servizio di refezione. Ecco perché abbiamo avviato per tempo il confronto con l'amministrazione comunale proprio per trovarci pronti e garantire il massimo della sicurezza e del rispetto delle linee guida».
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Il Mattino