Delrio: «Ad Avellino serve un Pd forte con tante liste civiche»

Delrio: «Ad Avellino serve un Pd forte con tante liste civiche»
Vigilare per salvare la Valle Ufita dal baratro e completare le grandi opere infrastrutturali che possono far decollare lo sviluppo. È l'impegno che Graziano Delrio, ex...

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Vigilare per salvare la Valle Ufita dal baratro e completare le grandi opere infrastrutturali che possono far decollare lo sviluppo. È l'impegno che Graziano Delrio, ex ministro alle Infrastrutture, ha preso con sindacati e imprenditori in occasione di «Connettere luoghi e idee», iniziativa organizzata dal Pd di Frigento. In un incontro a porte chiuse, infatti, le associazioni di categoria e gli imprenditori, tramite il presidente Giuseppe Bruno, ancora una volta, hanno sottolineato le difficoltà a dialogare con le forze di Governo sulle grandi questioni che toccano lo sviluppo.

 
«Operare in questo contesto (probabilmente riferendosi alle ultime dichiarazione dei parlamentari pentastellati) sottolinea l'industriale di Grottaminarda - non è semplice». Un appello subito recepito dal dirigente nazionale dei dem, che durante il suo mandato, aveva più volte visitato i cantieri e i siti coinvolti dalle ultime polemiche. «Tutta l'Italia e specialmente le aree interne chiarisce Delrio si possono sviluppare solo se hanno servizi e collegamenti adeguati. Per questo abbiamo finanziato la Lioni-Grottaminarda e tutta l'Alta Velocità ferroviaria Napoli-Bari, che è in costruzione e di cui alcuni lotti già sono stati completati».

Non mancano le accuse ai 5 Stelle, che negli ultimi giorni, sono stati al centro del dibattito riguardante le opere ancora incomplete. «Sono stati bloccati miliardi di lavori dalle indecisioni e dall'incapacità di chi non riesce a vedere che senza infrastrutture il Sud non può riprendersi, in particolare quelle aree che sono più indietro. Adesso è venuto il momento di spendere le tante risorse che il nostro Governo ha messo per il Mezzogiorno». Un riferimento pure alla riforma delle autonomie portata avanti dalla Lega di Matteo Salvini. «Spostare soldi sui Comuni è giusto. Bisogna stare attenti, però, che lo Stato continui a essere presente laddove c'è più bisogno».

Per quanto riguarda il Pd, invece, rimarca l'importanza delle primarie sui territori. «Stiamo facendo finalmente questo congresso, una cosa del tutto originale. Altrove decidono Casaleggio, Grillo o Berlusconi. E' più faticoso questo percorso, ma alla lunga ci consentirà di mantenere il contatto con la gente e di continuare a seguire da vicino quelle che sono le vicende fondamentali per la ripresa. Questa fase è indispensabile per rinforzare il partito». Non manca un riferimento alle amministrative nel capoluogo. «Spero ci sia un Pd forte ad Avellino e intorno a esso tante liste civiche». I dem, infatti, puntano a un risultato importante nella prossima contesa elettorale.

Presenti all'incontro una folta pattuglia di rappresentanti del territorio, i consiglieri provinciali Rosanna Repole e Franco Di Cecilia (quest'ultimo forzista), il presidente dell'Unione dei Comuni Terre dell'Ufita Stefania Di Cecilia e tanti sindaci dei paesi limitrofi, che superando le barriere e i colori dei partiti, hanno dimostrato la propria preoccupazione per un eventuale stop delle grandi opere. «Abbiamo bisogno di queste iniziative sottolinea Carmine Ciullo, sindaco di Frigento come il pane. Oggi non abbiamo riferimenti a Roma».


A lanciare un nuovo centrosinistra più vicino al territorio è pure il dirigente nazionale dem e promotore dell'iniziativa Luigi Famiglietti: «Abbiamo avuto un risultato deludente alle ultime politiche per una campagna anomala che ci ha costretto a essere al fianco di coloro con cui non parlavamo da otto anni, mettendoci in forte disagio. Adesso, però, serve una svolta. Bisogna dar voce a quel partito che ha una cultura di governo e che in silenzio non ha pensato a mettersi sul piedistallo, ma a costruire qualcosa che a lungo termine fosse capace di lasciare realmente un futuro alle comunità con occupazione e lavoro». Dello stesso parere il deputato Umberto Del Basso De Caro, candidato alla segreteria regionale dei dem: «Siamo l'unica speranza per una provincia che ha più parlamentari della Dc di De Gasperi, ma che comunque è abbandonata».

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Il Mattino