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Per i maltrattamenti che infliggeva alla famiglia condannato a due anni e due mesi di reclusione Giovanni Contino di Lioni.
Il processo per il 42enne ancora sottoposto alla misura di divieto di avvicinamento alla donna e difeso dall'avvocato Salvatore Rosania dopo tre udienze si è concluso l'8 marzo con una sentenza di condanna emessa dal tribunale di Avellino.
Nel corso del processo è emerso che l'uomo, fin dall'inizio della loro unione, si imponeva nella gestione delle questioni familiari con autorità ed eccesso di controllo sulla moglie - difesa dalle avvocatesse Anna Caserta e Angela Felicita Laudisi compiendo sistematicamente atti di vessazione, minacce e percosse, cagionandole uno stato di disagio continuo ed impedendole di vivere normali condizioni esistenziali.
In modo particolare, da quando la donna era stata costretta a trovarsi un lavoro da babysitter a causa delle ristrettezze economiche a cui la sottoponeva, fin dalla mattina le rivolgeva pesanti offese: «invece di andare a lavorare, vai a fare la p».
Il pubblico ministero aveva chiesto tre anni di reclusione. La psicologa D'Avino ha definito «gravi i danni subiti dalla donna nel corso degli anni, con conseguenze significative sull'assetto psicologico e sulla personalità».
Il Mattino