Medici d'Urgenza ecco il bando unico: schiaffo all'Irpinia

Tutto pronto per il concorso regionale, all'Asl di Avellino previste solo 9 unità

Medici d'Urgenza ecco il bando unico schiaffo all'Irpinia
L'Irpinia non conta. O, comunque, conta poco. Almeno in sanità. Per la precisione, (si) conta fino a 9 da una parte e fino a 5 dall'altra: sono i numeri delle...

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L'Irpinia non conta. O, comunque, conta poco. Almeno in sanità. Per la precisione, (si) conta fino a 9 da una parte e fino a 5 dall'altra: sono i numeri delle unità di personale medico di emergenza-urgenza assegnati rispettivamente all'Asl di Avellino e all'Azienda ospedaliera Moscati nel bando del concorso unico regionale per il reclutamento di 399 camici bianchi bandito dall'Asl di Salerno in qualità di Azienda pilota del procedimento.

Il bando, già pubblicato sull'albo pretorio dell'Asl di Salerno, diretta da Gennaro Sosto, è stato preceduto dalla sottoscrizione, da parte dei direttori generali di tutte le Aziende ospedaliere e sanitarie campane, di una convenzione per definire le modalità di reclutamento e di assunzione.

Pur nel riconoscere la celerità con cui si sta dando concretezza all'annuncio del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, non si può fare a meno di notare un evidente paradosso, che interessa, nemmeno a dirlo, ancora una volta le aree interne della Campania: all'Asl di Benevento, che è l'unica Azienda sanitaria della regione senza presidi ospedalieri, sono state assegnate 36 unità di personale. Evidentemente, benché il "concorsone" miri a colmare i vuoti di personale che si registrano nei pronto soccorso o comunque nei reparti dell'emergenza-urgenza, i neo assunti saranno assegnati anche alle postazioni di soccorso avanzato (118).
Lo stesso manager dell'Asl sannita, Gennaro Volpe, d'altronde, proprio nei giorni scorsi ha pubblicamente annunciato che attingerà dalla graduatoria del concorso unico per risolvere il problema della carenza di personale che rende difficile la gestione delle 12 postazioni sannite di emergenza territoriale. Meglio, molto meglio di Irpinia e Sannio, le Asl di Caserta (41 unità), Napoli 1 (60), Napoli 2 (44), Napoli 3 (45) e Salerno (84).

La domanda, però, sorge spontanea: all'Asl Avellino, azienda con due presidi ospedalieri a gestione diretta (il Criscuoli-Frieri di Sant'Angelo dei Lombardi e il Sant'Ottone Frangipane di Ariano Irpino), con 16 postazioni del 118 e una popolazione residente di circa 400mila abitanti (contro i 280mila della provincia di Benevento) perché vengono assegnate solo 9 unità di personale per l'emergenza?

Non è che, volendo avanzare un'ipotesi, sia stato soddisfatto solo il fabbisogno per i due pronto soccorso e non si sia tenuto conto delle necessità di rimpinguare anche le risorse umane delle postazioni 118? E, in tal caso, perché Benevento ha avuto il lasciapassare da Palazzo Santa Lucia e Avellino no? Il manager Volpe riesce a farsi valere più dell'irpino, per ruolo e per anagrafe, Mario Ferrante nelle stanze che contano? O forse i nostri consiglieri regionali avrebbero potuto (e dovuto) fare di più?

Passando all'Azienda ospedaliera Moscati, la situazione (in previsione dell'assegnazione delle risorse umane) non è migliore di quella dell'ente di via Degli Imbimbo. Anzi, la struttura di Contrada Amoretta è il fanalino di coda tra le Aziende ospedaliere campane a dispetto del «miracolo» richiamato dal governatore De Luca nella sua recente visita per l'inaugurazione del nuovo blocco parto.

Al nosocomio avellinese, il bando unico, per il reclutamento dei medici d'urgenza redatto dall'Asl di Salerno, assegna appena 5 unità, mentre al Cardarelli di Napoli ne andranno 12 e all'ospedale dei Colli (sempre a Napoli) 11. All'Azienda ospedaliera San Pio di Benevento, diretta dall'irpina Maria Morgante, saranno assegnati 13 camici bianchi (quindi più del doppio di Avellino), al San Sebastiano di Caserta 11 e al Ruggi di Salerno (primo per distacco in questa speciale graduatoria) 28.


Insomma, un contentino per il manager Renato Pizzuti alle prese, da mesi, proprio con la penuria di specialisti in un pronto soccorso congestionato un giorno sì e l'altro pure per i troppi codici in ingresso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino