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Dottoressa investita, partono gli accertamenti irripetibili che stabiliranno le responsabilità del conducente dell'auto e l'esatta dinamica dell'incidente mortale di via Marcone a Mercogliano. Da chiarire anche il ruolo di una seconda vettura parcheggiata nelle vicinenze.
Indagato con l'accusa di omicidio stradale per la morte della 68enne Lucia Furno è un 60enne di Mercogliano, Natale Saccuzzo, che dopo aver travolto la donna non si sarebbe fermato a prestarle soccorso. L'uomo, difeso dall'avvocato Danilo Iacobacci, è finito nel registro degli indagati e al momento non è stato sottoposto ad alcuna misura. Inoltre non è stato possibile accertare neanche le sue condizioni psicofisiche al momento dell'investimento mortale. Il suo difensore ha chiesto l'incidente probatorio, che verrà eseguito nei prossimi giorni.
Dunque un pool di esperti analizzerà le due auto poste sotto sequestro dai militari dell'arma ed individuate dalle telecamere attive lungo l'arteria teatro dell'investimento pedonale. Quindi al momento sono stati sospesi gli accertamenti peritali disposti dalla Procura. Infatti sarà il gip, a seguito della richiesta di incidente probatorio, a stabilire la tempistica e le modalità dell'accertamento irripetibile che farà prova anche nell'eventuale processo a carico dell'attuale indagato. La Procura di Avellino, nell'immediatezza dei fatti, aveva conferito l'incarico di compiere gli accertamenti del caso all'ingegnere Alessandro Lima.
Le indagini effettuate dai militari dell'Arma hanno dunque consentito di identificare il presunto responsabile dell'investimento mortale. L'uomo è stato individuato grazie ad un lavoro sinergico tra i carabinieri del comando provinciale di Avellino, in particolare dai militari del nucleo investigativo, della compagnia e della stazione di Mercogliano. Al vaglio degli inquirenti c'è anche la posizione di un 24enne di Mercogliano, figlio di un imputato nel processo sul Clan Partenio. Stando alla ricostruzione effettuata dagli inquirenti l'auto del giovane una Jeep bianca era ferma all'incrocio di via Marcone quando la donna è stata investita.
La donna dopo essere stata travolta dalla vettura condotta da Saccuzzo (accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso) sarebbe stata sbalzata proprio davanti l'auto ferma all'incrocio.
Le indagini sono condotte dai pubblici Ministeri Venezia e Toscano. I familiari della professionista uccisa sono rappresentati dagli avvocati Pasquale ed Elisabetta Acone. Intanto i carabinieri hanno posto sotto sequestro anche il telefono cellulare della vittima così come quello dell'indagato. L'investimento pedonale mortale si è verificato il 21 febbraio scorso, quando in zona imperversava un terribile temporale. Il medico di base aveva appena terminato la sua giornata di lavoro e, attraversando la strada, ha trovato la morte. Un impatto violento in cui la 68enne di Sant'Angelo a Scala non ha avuto scampo ed è deceduta sul colpo. La donna stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, quando l'auto condotta dal 60enne, che proveniva dal centro di Mercogliano in direzione Avellino, l'ha colpita facendola sbalzare sulla corsia opposta di marcia. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della locale stazione e il personale sanitario del 118 che non hanno potuto fare altro che costatare il decesso della 68enne. Affranto dal dolore il marito della dottoressa, Pasquale Porcile, anch'egli medico, che sui social ha scritto diversi messaggi d'amore alla moglie scomparsa. «Sono tornato a casa e ho trovato i regali che avevi comprato per il mio compleanno, dieci giorni prima avevi già pensato a me. Grande amore mio, come potrò vivere senza te. Ti amo».
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Il Mattino