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«L’Irpinia è meravigliosa: ci vorrebbe però più tempo per conoscerla e gustarla. Ecco perché torneremo». Parola di Mike Pompeo, al termine di una full immersion di circa tre ore e mezza, accompagnato da Andrea D’Urso, Ceo di Pastificio Graziano, e dai fratelli Lello e Gianfranco Romano dell’omonimo Gran Caffè di Solofra.
Il già segretario di Stato americano del governo Trump e già capo della Cia, approfittando di una puntata nella Capitale, dove in serata è rientrato per una cena con il presidente Mattarella, ha fatto un blitz in Irpinia per assaporare alcune eccellenze agroalimentare.
Una giornata intensa per Pompeo, iniziata con la visita nello stabilimento di Manocalzati in cui il patron D’Urso ha spiegato tutte le fasi della lavorazione della pasta ai coniugi Pompeo che indossavano calzari, cuffiette e camici di protezione e che hanno rivolto diverse domande, soprattutto sulle trafile, in particolare quella di platino, intrattenendosi anche con alcuni dipendenti al lavoro. Poi il corteo è salito negli uffici per un buffet sotto lo sguardo attento del responsabile food, lo chef Davide Filadoro, molto apprezzato da lady Susan e Mike Pompeo.
Il pranzo poi da Zi’ Pasqualina ad Atripalda dove Sabino Alvino e la mamma Enza hanno fatto un dono floreale a lady Susan e hanno proposto un menu irpino: prosciutto avellinese; caldi di sformato di ricotta e fiore di zucca, melanzana e parmigiana e patate e peperoni ripassati in padella come una volta; scarola di fagioli con crostino ed extravergine Ravece di valle Ufita; mezze candele trafila bronzo di Graziano con ragù di mamma Enza, Carmasciano e le sue carni: polpette, braciola, tracchie e salsicce.
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Il Mattino