Mini arsenale nascosto nell'auto di un pregiudicato

Mini arsenale nascosto nell'auto di un pregiudicato
I carabinieri della Compagnia di Baiano a seguito dell’inseguimento di un’autovettura sospetta condotta da un pregiudicato, hanno rinvenuto a Montoro diverse armi ed...

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I carabinieri della Compagnia di Baiano a seguito dell’inseguimento di un’autovettura sospetta condotta da un pregiudicato, hanno rinvenuto a Montoro diverse armi ed alcuni congegni elettronici particolari.

Nello specifico i militari della Stazione di Montoro Superiore, durante un posto di controllo alla circolazione stradale, nei pressi dall’ uscita del raccordo, hanno notato un’ autovettura in uso ad un noto pregiudicato il quale, alla vista dei carabinieri si è immesso con rapidità sul citato raccordo in direzione carreggiata nord. La pattuglia rapidamente si è posta all’ inseguimento del veicolo sospetto il quale ad elevata velocità, all’altezza del comune di Serino, è uscito dal raccordo dirigendosi verso il centro il cittadino, e non curante delle persone e degli altri veicoli presenti, nel tentativo di seminare i carabinieri, arrivato ad una rotonda, ha perso il controllo ed è andato ad impattare contro un pilone di cemento armato, rendendo la macchina inutilizzabile. A seguito della collisione lo stesso, nonostante il violento impatto, è uscito dall’abitacolo ed è fuggito a piedi rapidamente per le campagne circostanti. Nel frattempo sono giunti sul posto anche altri equipaggi del Comando Provinciale di Avellino e della Compagnia di Baiano, i quali hanno avviato le ricerche sia nelle zone rurali che cittadine, tuttora in corso, al fine di individuare il fuggitivo.
A seguito di perquisizione dell’autovettura sono stati trovati: una pistola a salve modificata e perfettamente funzionante, pronta all’ uso, con caricatore inserito contenete diversi colpi del medesimo calibro; un dispositivo elettrico “taser” (altamente pericoloso), in particolare un modello che a seguito di attivazione, esplode due elettrodi che arrivano alla dista di circa 5 m, i quali si conficcano nel corpo della vittima, generando una scossa tale da immobilizzarla a terra; un machete lungo circa 50 cm, con lama affilatissima; un dispositivo gps a calamita; un apparecchio elettrico dotato di un pulsante e di un’ antenna artigianale che potrebbe essere utilizzato anche per intercettare alcuni segnali elettromagnetici e a sua volta emanare impulsi.

Attualmente sono in corso le indagini dei carabinieri tese a rintracciare soggetto datosi alla fuga. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino