Gli inquirenti hanno eseguito numerosi controlli presso le farmacie del posto. Nel deposito di una delle farmacie controllate sono state trovate ben 140 confezioni di...
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Di conseguenza i farmaci “defustellati” sono stati sequestrati per accertare la provenienza e la destinazione degli stessi.
La titolare della farmacia è stata denunciata per del reato di truffa aggravata ai danni della sanità pubblica, attraverso l’illecita asportazione dalle confezioni di farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale e mai dispensati alla clientela, delle cosiddette “fustelle” che verosimilmente sarebbero state apposte su prescrizioni mediche e presentate alla competente Asl per il rimborso: per guadagnare due volte sullo stesso medicinale, il farmacista deve staccare la fustella, cioè il cartellino identificativo del prodotto, incollarlo sulla ricetta e chiedere il rimborso allo Stato. E poi rivendere lo stesso farmaco, senza ricetta o con una ricetta fasulla, a un altro cliente.
Sono in corso ulteriori indagini volte a verificare eventuali responsabilità da parte di terze persone coinvolte.
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Il Mattino