Montefreejazz in terra di Fiano, Monfredane tra Blues e Swing

Il Castello Caracciolo sarà il fulcro del vasto cartellone di Estate al Castello 2023.

Castello Caracciolo
La storia, la tradizione, lo scenario suggestivo, il panorama e, perché no, anche un po' di frescura che non guasta. La Pro Loco ed il Comune di Montefredane sono...

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La storia, la tradizione, lo scenario suggestivo, il panorama e, perché no, anche un po' di frescura che non guasta. La Pro Loco ed il Comune di Montefredane sono pronti a shakerare tutti questi ingredienti dentro e fuori al Castello Caracciolo. Il fortilizio di origine longobarda, ha riaperto i battenti dopo i lavori di manutenzione straordinaria: sembra essere nato per ospitare la musica e sarà il fulcro del vasto cartellone di Estate al Castello 2023.

Qui è atteso Montefreejazz: jazz, blues, swing, rock ed altro nella terra del Fiano. La cultura musicale del presidente della Pro Loco, Antonio Polidoro, ha suggerito una proposta musicale raffinata, ma al tempo stesso fresca e frizzante, il tutto abbinato a delle degustazioni di Fiano di Montefredane curate dalle cantine locali. Dopo l'esordio con la Little Swing orchestra e le loro rivisitazioni di brani celebri in chiave swing, stasera (alle 20.30) si continua sullo stesso solco con la Mò Mò band.

Il gruppo di musicisti stabiesi lo scorso anno si è fatto apprezzare nella kermesse di Sanremo Rock. È arrivata la vittoria nella sezione Mameli con Mò chi te lo dice, brano dall'anima rockabilly composto da Fabio Savarese e Gerardo La Mura. Proprio Savarese è il frontman, autore e compositore del gruppo che può contare su altri due stabiesi, Gerardo La Mura al piano e Domenico D'Ammora al basso, ed anche su Vincenzo Vuolo, trombonista di Pompei, Gianluca Speciale, batterista di Gragnano e Simone Attianese, chitarrista di Pimonte. I sei, sulla scena musicale partenopea da 15 anni con progetti musicali paralleli che talvolta s'intersecano, hanno deciso di tuffarsi in quest'avventura appena due anni fa.

«È nato tutto per caso. C'era da suonare ad una festa privata. Ed ecco che li ho chiamati a raccolta» racconta Fabio Savarese. «Loro mi chiedevano: "quando c'è questa festa". Nella fretta organizzativa e per convincerli, gli rispondevo: "È mò mò". Ecco che così è nato anche il nostro nome». Un nome che ricorda anche il titolo di un vecchio brano sanremese di Peppino Di Capri: «Sì, lo abbiamo anche in scaletta».

La Mò mò band ha i suoi brani inediti. Hanno pubblicato su Spotify il loro primo Ep: 4 brani con la title track sanremese: "Mò chi te lo dice", "Follia", "Nennè", "Senza te". Un lavoro in cui Savarese ed i suoi compagni di viaggi danno un saggio del loro essere trasversali. Nennè è la più aderente all'anima funky: la vedremmo bene nel repertorio di un Sergio Caputo o dei Dirotta su Cuba. Senza te è una prova melodica riuscita che rievoca Grande amore di Francesco Boccia e Ciro Esposito portata al successo a Sanremo 2015 da Il Volo. In scaletta ci saranno cover di evergreen italiani ed internazionali, ma non mancherà il classico napoletano. Tutto rigorosamente nel solco dello swing, con arrangiamenti talvolta funky. Uno spazio particolare sarà riservato al cantautorato campano. Ed ecco saltare fuori quasi naturalmente Renato Carosone, ma anche Pino Daniele, Peppino Di Capri, persino il più melodico Eduardo De Crescenzo. Montefreejazz non sarà solo musica: attivo un punto degustazione con taglieri di formaggi e insaccati del territorio accompagnati dal pregiato Fiano di Montefredane prodotto dalle cantine locali. Il programma continuerà il prossimo 6 agosto con il Luca Loreto trio (Luca Loreto al sax, Francesco Mastroianni al piano e Giovanni Scasciamacchia alla batteria). Il piatto forte è atteso in autunno: a Montefredane arriverà Pietro Condorelli. Sarà l'occasione per ascoltare Vision, il suo nuovo album.
 

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Il Mattino