Movida ad Avellino, Festa mischia le carte: niente isola pedonale

Movida ad Avellino, Festa mischia le carte: niente isola pedonale
Mezzo passo indietro del sindaco Festa sull'isola della movida. Nuovo test i per giovani e locali del centro città dopo la bufera di sabato scorso. Fallito...

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Mezzo passo indietro del sindaco Festa sull'isola della movida. Nuovo test i per giovani e locali del centro città dopo la bufera di sabato scorso. Fallito quell'esperimento, il luogo del delitto, vale a dire via De Concilj, resterà aperta al traffico veicolare. L'amministrazione ha deciso, infatti, di chiudere soltanto viale Italia.

L'isola, dunque, si restringe. Restano in piedi il provvedimento sindacale che vieta la somministrazione di bevande in vetro a partire dalle ore 19, in favore del monouso, e il divieto per i supermercati di vendere alcolici oltre le ore 21. L'ufficialità arriverà con l'ordinanza che il sindaco e il comandante della polizia municipale, Michele Arvonio, annunciano per questa mattina. È così che il primo cittadino di Avellino risponde al diktat giunto dal Prefetto, Paola Spena, dopo i clamorosi assembramenti dell'ultimo fine settimana, senza tuttavia stravolgere in toto il suo disegno. Tra l'altro, dal punto di vista tecnico, chiudere viale Italia, con il Corso già pedonalizzato, significa isolare pure via De Concilj, che resta aperta alle auto solo da via Colombo. Nella sostanza, dunque, cambierà pochissimo. E Festa, dal canto suo, rilancia: «Noi confermiamo senza dubbio la pedonalizzazione di Viale Italia, ma è evidente che su via de Concilj, questo week end, osserviamo un turno di stop». Il vantaggio, per il sindaco, è che «se via De Concilj è isola pedonale, tanto per cominciare, i giovani non possono stare in strada». Ma il capo dell'amministrazione di Palazzo di Città sembra già intenzionato a ripristinare l'intera isola pedonale nel prossimo fine settimana. «Stiamo lavorando per l'altro weekend - fa sapere - e anche per il centro storico. È nostra volontà organizzare più isole pedonali in città. In questo modo, riteniamo di poter consentire la ripresa delle attività commerciali soprattutto dal punto di vista economico».

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Anche qui, però, non sfugge l'esistenza di una serie di problemi. Quindici giorni dopo l'approvazione del piano Nargi, che, oltre alla pedonalizzazione del cuore antico fino all'una di notte, prevede anche l'estensione dell'orario di apertura di tutti i negozi e dell'utilizzo del suolo pubblico nella misura del 30 per cento, le misure non sono ancora entrate in vigore. Il problema, come lamentato dal consigliere di opposizione Nicola Giordano, sarebbe anche nella complessità dell'iter burocratico. A confermare le difficoltà, è il comandante della Polizia municipale, Michele Arvonio: «Stiamo ancora valutando le autorizzazioni per concedere l'estensione del 30 per cento». Intanto, le prime sanzioni amministrative per le violazioni in materia di assembramenti, per i fatti consumatisi sabato scorso, sono già state irrogate. E una multa da 400 euro è stata contestata anche al sindaco Festa. L'altro giorno, il primo cittadino aveva dichiarato che avrebbe valutato con i suoi legali se pagare o meno la contravvenzione. Ieri ha chiarito: «Bisogna comprendere le motivazioni per cui mi è stata elevata la contravvenzione. Se non contempleranno una mia responsabilità rispetto all'accaduto, la cosa farà il suo corso e la multa sarà pagata. Se invece mi verrà contestata una responsabilità nell'aver causato gli assembramenti, allora sarà mio dovere difendermi, per far prevalere le ragioni dell'accaduto. In questo caso dice dovrò valutare di impugnarla».

Nuovi provvedimenti potrebbero arrivare per l'utilizzo, non proprio ortodosso, della mascherina: «L'ho abbassata solo nel momento in cui ho invitato i ragazzi a non parlare degli altri ricostruisce ma questo fatto non mi è stato contestato. Evidentemente è stato compreso che quello era il modo per evitare che non si andasse fuori dal consentito». Al di là della vicenda che ha coinvolto il sindaco, restano i problemi legati all'eccessivo consumo di alcolici da parte dei minori. Spesso si tratta di bottiglie acquistate nei supermercati, come dimostrato pure dalle immagini dello scorso fine settimana. Sul punto, è ancora Arvonio ad annunciare un surplus di impegno: «Molto spesso ammette è difficile individuare i minori in possesso di alcol. Dal canto nostro, intensificheremo i controlli e verificheremo altre possibilità per arginare questo fenomeno». Sempre in tema di movida, nella serata di ieri, l'amministrazione comunale ha ottenuto una sentenza favorevole nella contesa al Tar contro «Il Gufo». Il locale del centro storico si era visto contestare l'esercizio del pubblico spettacolo per assenza del Tulps. Per il Tar, aveva ragione la Polizia municipale.
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Il Mattino