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Era solo un’allerta gialla, ma è bastato un intenso quarto d’ora di un violento acquazzone per far temere il peggio in molte zone della Campania. Tra le province di Avellino, Benevento e Caserta le situazioni più drammatiche, con qualche punta anche nella provincia di Napoli. Ma è stato soprattutto a Monteforte Irpino che la gente ha vissuto attimi di vera e propria paura, temendo lo scatenarsi di un’alluvione dalle cionseguenze imprevedibili.
L’acquazzone si è scatenato a Monteforte Irpino intorno alle 16,30. Il sindaco Costantino Giordano non aveva firmato l’ordinanza di sgombero del centro storico, forte di un’allerta della Protezione civile limitata al colore giallo. E invece, nella solita zona del Partelle sotto monte Pizzone, la pioggia ha alimentato un violentissimo fiume di acqua e fango che si è riversato sullo stretto vicolo Ponte Piazza.
È la stradina di collegamento verso il centro storico, dove la auto in sosta sono state sbattute e mosse creando un tappo che ha fatto di rimbalzo all’acqua. La barberia «Generoso» è stata sbarrata all’ingresso proprio da un’auto sbattuta violentemente contro la porta. Per liberare l’impaurito barbiere, Generoso Di Gisi, che per fortuna se l’è cavata solo con qualche piccolo graffio, ci sono voluti i volontari della Protezione civile.
Non è la prima volta che Monteforte Irpino rischia per un’alluvione. Due anni fa, nella stessa area tra via Loffredo e via Nazionale, il fiume di fango e detriti fece scattare poi interventi urgenti. Vennero realizzate due vasche di contenimento a valle dell’area di Partelle con fondi regionali, ma dovevano essere costruite anche delle griglie a monte dal costo di un milione di euro con fondi ministeriali. I progetti ci sono, ma sono ancora in corso i bandi di gara. Così, i lavori non sono mai iniziati e ieri se ne è vista la necessità. Sono intervenuti i vigili del fuoco, i volontari della Protezione civile, che hanno fatto ricognizioni sui danni alle auto e ai locali seminterrati. La pioggia torrenziale, seppure di pochi minuti, ha creato allarme e panico. Ma se Monteforte Irpino, anche per i suoi precedenti di due anni fa, è stata la zona più a rischio, anche in altre aree della Campania il maltempo ha creato difficoltà.
In provincia di Caserta, più situazioni critiche hanno richiesto interventi da San Nicola al capoluogo, da San Marco Evangelista a Marcianise. Sono state una novantina le chiamate ricevute dai vigili del fuoco. Pioggia impetuosa, che ha avuto gioco facile nella strade strette dove maggiori sono state le difficoltà. Anche a Caserta città in alcune zone si sono avuti problemi. Difficoltà nel Sannio, soprattutto nell’area della Valle Telesina. Lo svincolo autostradale per Benevento, all’altezza di Castel del Lago, è diventato per diversi minuti una grande conca d’acqua che ha bloccato le auto. Per questo motivo, lo svincolo è stato chiuso per diversi minuti.
Problemi in provincia di Napoli, in alcuni paesi dell’area vesuviana come Torre Annunziata. Un fulmine sul Vesuvio ha incendiato una decina di pini. A Capri, per l’improvviso temporale e un vento fortissimo che ha investito Marina Grande, il traghetto veloce «Isola di Procida» della Caremar è stato sballottato con violenza e per poco non ha urtato la banchina del molo. Il traghetto stava per salpare per Napoli e ha dovuto interrompere la corsa. Per fortuna i danni si sono limitati a lunghe strisciature sulla fiancata che ha toccato la banchina. Nessun ferito tra i passeggeri. Anche se in ritardo, alla fine la nave veloce è potuta ripartire per Napoli. La Protezione civile, che aveva lanciato l’allerta gialla fino alle 21 di ieri, ha confermato anche per oggi un nuovo allerta in Campania a partire da mezzogiorno.
Il Mattino