Due gol nella ripresa per sancire la resurrezione definitiva. E' un Avellino da favola quello che ieri pomeriggio, nel match valido per la 25esima giornata di serie B, ha...
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Sesto risultato unico per i lupi di Novellino, letteralmente trasformati nel 2017 dopo un'andata a dir poco sofferta. In un pomeriggio inizialmente turbato dall'aggressione, fuori dallo stadio, al presidente del Verona Setti, la cui auto è stata danneggiata da un gruppo di facinorosi (episodio condannato formalmente dalla società avellinese), una volta che ci si è concetrati sul campo si è assistito ad un confronto inimmaginabile almeno rispetto ai numeri di partenza. Altro che 19 punti di differenza, fin dall'inizio i biancoverdi, schierati con un 4-4-2 ancora più solido del consueto (Lasik e D'Angelo ali tattiche) hanno mostrato personalità attaccando gli scaligeri con pressing alto. Nel primo tempo il Verona ha comunque confezionato un'occasione d'oro, con un colpo di testa di Gomez fuori di pochissimo. Ma i lupi hanno sempre tenuto il campo e nella ripresa hanno piazzato l'uno-due vincente: rigore di Paghera al 5', dopo il fallo di Caracciolo su uno scatenato Ardemagni; sinistro di Verde al 15', non trattenuto da Nicolas. Nel finale, nonostante il forcing veronese, Ardemagni ha mancato di un soffio il tris. Poi fischio finale e festa, almeno sportiva, con l'Avellino che esce dalla zona playout. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino