Una maxi-battuta su un'area specifica di Sant'Angelo a Scala ricca di fauna e di acqua. La zona si trova a sud del centro storico. In azione cinquanta uomini, tra...
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Altri due cittadini sono convinti di essersi imbattuti nella fiera. Ieri mattina c'è stato un summit tra il sindaco di Sant'Angelo a Scala, Carmine De Fazio, le Forze dell'ordine, i veterinari dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Portici e i volontari per fare il punto della situazione e organizzare le nuove ricerche alla luce proprio delle orme rinvenute. «Gli esperti spiega il sindaco De Fazio hanno fornito indicazioni su abitudini dell'animale e sulle modalità di ricerca». Allertata anche la Protezione civile della Prefettura. Sono stati coinvolti, inoltre, gli amministratori dei comuni limitrofi per alzare l'allerta nei territori confinanti. Non solo.
«Mi sono recato personalmente presso alcune famiglie che risiedono in determinate aree di campagna del nostro paese dice De Fazio . Ho invitato questi nostri concittadini a essere particolarmente attenti, in considerazione del rischio a cui potrebbero trovarsi di fronte. Meglio essere prudenti. Purtroppo, dobbiamo fare i conti anche con i tanti curiosi che vogliono avvicinarsi all'area indicata dai testimoni e dove sono state scoperte le impronte analizzate».
La raccomandazione è a non avventurarsi nei boschi. Una parte della comunità non nasconde i timori, ma c'è anche chi non crede alla presenza di quell'animale. Una diffidenza nutrita anche in occasione degli avvistamenti a Summonte e Roccabascerana. «I veterinari riprende De Fazio - hanno attenzionato molto le ultime orme rilevate. Sono stati realizzati dei calchi. Gli esperti parlano di una forte somiglianza con le impronte di un grosso felino. Sono state comparate con quelle impresse da una pantera ed esiste secondo loro una notevole somiglianza. Sono in contatto con i colleghi sindaci dei centri confinanti con Sant'Angelo per concertare azioni per informare e chiedere prudenza alla popolazione. Ringrazio quanti stanno lavorando con noi: dalle forze dell'ordine, ai volontari, alla società Analist Group». Tra tante diffidenze e chi si dice certo che ci sia la pantera meglio essere attenti. Si sta valutando, su suggerimento degli esperti, di organizzare una battuta alla maniera della caccia al cinghiale: da una parte gli uomini, dall'altra i cani per spingere la pantera se dovesse essere presente verso le gabbie-trappole e la zona dove verranno schierati gli uomini. «Un'azione conclude De Fazio che necessita di specifiche autorizzazioni». Vietato uccidere l'animale. Si può solo sparare con microcapsule di narcotico. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino