Avellino, Pd diviso: Cennamo bacchetta l'amministrazione

Avellino, Pd diviso: Cennamo bacchetta l'amministrazione
«Il Pd è un partito inclusivo, aperto al confronto e al dialogo, e le divisioni di oggi approfondiscono solo le fratture già registrate in campagna elettorale,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Il Pd è un partito inclusivo, aperto al confronto e al dialogo, e le divisioni di oggi approfondiscono solo le fratture già registrate in campagna elettorale, che finiscono per allontanare gli esponenti di governo cittadino dal loro stesso partito». Non è passibile di interpretazione il monito di Aldo Cennamo, commissario straordinario del Pd irpino, all'indirizzo del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, della sua maggioranza e dei suoi sostenitori politici.


L'occasione è data dal consiglio comunale di ieri sul tema dell'acqua pubblica e dell'Alto Calore, in cui secondo Cennamo hanno prevalso calcoli di parte che «hanno impedito di pervenire ad un esito unitario», denuncia aggiungendo che l'ordine del giorno approvato da maggioranza, sinistra e 5 Stelle, ma non dal gruppo Pd «solo apparentemente parte dal presupposto della difesa dell'acqua pubblica mentre in realtà finisce per approdare a conclusioni che tendono a cancellare il piano di risanamento e la stessa società pubblica Alto Calore - spiega Cennamo. 

Nell'indirizzo approvato dal Consiglio Comunale non viene avanzata una proposta concreta, percorribile che assicuri il futuro dell'acqua pubblica in Irpinia«. Quanto accaduto in Aula impone anche una valutazione sul piano politico, come spiega Cennamo: «Non posso non rilevare che, gli appelli da me rivolti a tutte le persone che si richiamano al Partito Democratico, attualmente collocate sia al governo che all'opposizione, per un confronto serrato sui contenuti e per approdare ad esiti unitari e condivisi, sono caduti nel vuoto perché ha prevalso la volontà di sovrapporre gli accordi della maggioranza consiliare ed una ricerca unitaria».


Da qui il suo monito verso gli esponenti del governo cittadino che «finiscono per allontanarsi dal loro stesso partito» a causa di quelle divisioni a cui i dem già avevano assistito in campagna elettorale, con due candidati sindaco del Pd, uno ufficiale, Luca Cipriano, e l'altro ufficioso, Gianluca Festa, che ha poi trionfato al ballottaggio. «L'elettorato della città di Avellino ha assegnato al Partito Democratico, nell'attuale consiglio comunale, il ruolo di opposizione - sottolinea Cennamo. I consiglieri eletti nel PD rispetteranno questo mandato svolgendo il loro ruolo di opposizione democratica nell'esclusivo interesse dei cittadini di Avellino».
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino