Dal vecchio pianoforte spunta un bot: potrebbe valere un milione di euro

Dal vecchio pianoforte spunta un bot: potrebbe valere un milione di euro
AVELLINO - Compra un vecchio pianoforte e al suo interno trova un titolo di stato che potrebbe trasformarsi in una vera fortuna, addirittura corrispondente a un milione di euro. ...

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AVELLINO - Compra un vecchio pianoforte e al suo interno trova un titolo di stato che potrebbe trasformarsi in una vera fortuna, addirittura corrispondente a un milione di euro. Anche se su questo occorrerà attendere la risposta della Banca d’Italia.


È successo ad un avellinese residente a Varese, secondo quanto riferito dagli uffici legali dell’associazione Agitalia, a cui l’interessato si è rivolto subito dopo il ritrovamento. Si tratta Bruno Vitale, sessantenne, operaio ma con la passione per la musica, originario dell’Irpinia ma da tempo in Brianza. «Diversi anni fa, mentre si trovava ancora ad Avellino - spiegano da Agitalia - l'uomo acquistò un pianoforte usato per coltivare la sua passione per la musica. Poi, dopo il trasferimento a Varese di qualche anno fa, l'uomo portò con sé lo strumento musicale. Qualche settimana fa, dopo aver chiamato un accordatore per sistemare il pianoforte, all'interno dello stesso, nella parte bassa, in prossimità dei pedali per il suono, l'accordatore ed il signor Bruno hanno rinvenuto in una cartellina, lì ubicata, un certificato di debito pubblico dello Stato italiano emesso nel 1950, al portatore (quindi riscuotibile da chiunque sia in possesso dell'originale del titolo di credito), per il valore nominale di 500mila lire».

A 65 anni di distanza dall’emissione, si è dunque posto l’interrogativo sul valore del buono: «Sul titolo dello Stato è stata effettuata una stima da un nostro consulente contabile - spiegano ancora da Agitalia - che ha calcolato tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione per oltre 65 anni di giacenza nelle casse dello Stato un valore di circa 1.035.000 euro. L'uomo si è rivolto all’ufficio legale dell’associazione al fine di ottenere il rimborso, con gli interessi, rivalutazione e capitalizzazione del titolo bancario rinvenuto, con richiesta già regolarmente inoltrata a Bankitalia».


In attesa del responso dall’istituto, Agitalia fa notare come non siano rari i ritrovamenti di titoli di Stato negli appartamenti e nelle pertinenze: «Per informazioni relative alla riscossione di titoli di credito pubblici - chiudono poi dall’associazione - anche molto vecchi nel tempo (quali ad esempio bot, libretti bancari e postali, buoni postali, polizze assicurative) è sufficiente scrivere alla nostra Associazione all’indirizzo agitalia@virgilio.it per ricevere telematicamente e gratuitamente tutte le informazioni necessarie, ovvero si può visitare il nostro sito». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino