Clan Partenio, ammessi nuovi testi: e Formisano non risponde al giudice

Clan Partenio, ammessi nuovi testi: e Formisano non risponde al giudice
Clan Partenio, ammessi nuovi mezzi di prova e depositate nuove liste testi sia da parte del pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia di Napoli, Simona Rossi che...

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Clan Partenio, ammessi nuovi mezzi di prova e depositate nuove liste testi sia da parte del pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia di Napoli, Simona Rossi che da parte delle difese dopo il mutamento di uno dei componenti del collegio giudicante.


Ieri mattina sono state affrontate nuovamente le questioni preliminari. Inoltre l'imputato Gianluca Formisano, coinvolto nell'inchiesta aste ok difeso dagli avvocati Nicola D'Archi e Carlo Taormina - si è avvalso della facoltà di non rispondere, come già accaduto per gli altri due imputati coinvolti nella stessa inchiesta - Armando Aprile e Antonio Barone. A chiedere di ascoltare i quattro imputati nel filone aste ok, nelle scorse udienze, il pubblico ministero Simona Rossi, ma ben tre su quattro imputati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Solo Livia Forte, difesa dall'avvocato Alfonso Furgiele, ha deciso di rispondere alle domande del pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia. Infatti, ieri mattina, è iniziato il controesame della donna.

Le prime domande sono state poste dall'avvocato Gaetano Aufiero, ma per un allagamento verificatosi all'interno del carcere di Latina dove è detenuta l'imputata avellinese - è saltato il videocollegamento e non è stato possibile ripristinarlo. Dunque il tribunale di Avellino ha dovuto rinviare il processo per sottoporre nuovamente la Forte al controesame al 10 ottobre prossimo. Le indagini sul Nuovo Clan Partenio furono condotte dai carabinieri del comando provinciale di Avellino e sfociarono nell'emissione di 23 misure cautelari. Nel processo al Nuovo Clan Partenio sono imputati Pasquale e Nicola Galdieri, Carlo Dello Russo, Ernesto Nigro, Diego Bocciero, Luigi De Simone, Antonio Matarazzo, Giuseppe Moscariello, Ludovico Nittolo, Mario Rosania, Antonio Taccone, Carmine Valente. Ed ancora Giuseppe Giovanni Volpe e Renato Freda, Giuliana Brogna, Giuseppina Nigro, Martino De Fazio, Franco Ambrosone, Giuseppe Durante, Sabino Mariano e Pellegrino Cucciniello accusati, a vario titolo, di associazione di stampo camorristico, tentata estorsione, usura e turbata libertà degli incanti.

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Gli imputati sono difesi dagli avvocati Gaetano Aufiero, Nicola Quatrano, Raffaele Bizzarro, Alberico Villani, Patrizio Dello Russo, Alessandro Diddi, Nicola D'Archi, Claudio Davino, Raffaele Tecce e Almerico Pantalone che stanno tentando di smontare le accuse. Intanto si avvicina la data - 17 ottobre per la discussione dell'appello per i quattro imputati che definirono la loro posizione nel corso dell'udienza preliminare. Infatti al termine del rito abbreviato, nel 2021, furono condannati a 13 anni e 4 mesi di reclusione Filippo Chiauzzi, a 11 anni e 10 mesi Elpidio Galluccio, 5 anni e 4 mesi Pasquale Nando Bianco e 4 anni Ferdinando Bianco.
 

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Il Mattino